Home ATTUALITÀ Autostrade per l’Italia, accordo con il governo: Benetton al 10%

    Autostrade per l’Italia, accordo con il governo: Benetton al 10%

    Il consiglio dei Ministri andato in scena nella notte tra martedì e mercoledì ha portato ad una decisione: Autostrade per l’Italia ha evitato la rescissione del contratto di concessione accettando le richieste del governo. Il sì è arrivato dopo ore di riunione finita all’alba e messa nero su bianco in un comunicato emesso dal governo.

    “Ci siamo: Aspi sembra aver accolto tutte le richieste del governo. Se non rispettano gli impegni presi questa notte e che sono la base per l’intesa finale, sarà revoca”. Queste le dichiarazioni del governo al termine del consiglio dei Ministri svolto a Palazzo Chigi riportate da Repubblica. La decisione è stata quindi presa, con un punto fondamentale su cui il governo non ha voluto soprassedere.

    Scivola Benetton, dentro Cassa Depositi e Prestiti

    La famiglia Benetton, che al momento possiede l’88% delle quote Aspi attraverso Atlantia, ha deciso di accettare la graduale retromarcia che la porterà col tempo ad assumere una quota tra il 10 e 12 per cento, come riporta Ansa. Azionista di maggioranza dovrebbe invece diventare la Cassa Depositi e Prestiti al 51%.

    A quel punto Aspi verrebbe scorporata da Atlantia e verrà quotata in borsa. Queste le principali novità emerse dal Consiglio dei ministri terminato alle 5,30 di oggi alle prime luci dell’alba. Ore infuocate per decidere il futuro di Autostrade per l’Italia.

    Il comunicato del governo

    “Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli ha svolto un’informativa sullo stato di definizione della procedura di grave inadempimento nei confronti di Autostrade per l’Italia S.p.a. (Aspi), nella quale sono state esposte le possibili alternative sulla definizione della vicenda – si legge nel comunicato emesso dal governo questa mattina.

    Durante la riunione, sono state trasmesse da parte di Aspi due nuove proposte transattive, riguardanti, rispettivamente, un nuovo assetto societario di Aspi e nuovi contenuti per la definizione transattiva della controversia. Considerato il loro contenuto, il Consiglio dei ministri ha ritenuto di avviare l’iter previsto dalla legge per la formale definizione della transazione, fermo restando che la rinuncia alla revoca potrà avvenire solo in caso di completamento dell’accordo transattivo”, conclude la nota.