BAMBINI DANNI PERMANENTI AGLI OCCHI DOPO AVER GIOCATO PUNTATORI LASER, PROCURA BOLOGNA APRE INCHIESTA

     

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    Bambini con danni permanenti agli occhi, dopo aver utilizzato puntatori laser acquistati in strada. Tre casi sono stati segnalati a Bologna dall’Oftalmologia dell’ospedale Sant’Orsola alla Procura, dove è stata aperta un’inchiesta per lesioni colpose aggravate a carico di ignoti e sono stati delegati accertamenti ai carabinieri del Nas. I bimbi, uno di 10 anni e due di 13, due maschi e una femmina, hanno avuto diminuzioni della vista di alcuni gradi e uno è cieco ad un occhio. “Non comprare e non usare i laser a luce verde che vengono venduti per strada, nelle bancarelle e nelle fiere”. E’ l’avvertimento del professor Antonio Pasquale Ciardella, direttore dell’Unità operativa Oftalmologia dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, che ha presentato una denuncia al Nas sul caso di tre bambini che hanno avuto danni permanenti alla vista dopo aver acquistato e utilizzato i puntatori. L’attenzione, spiega lo specialista, deve essere sulle luci verdi a lunghezza d’onda più corta “nocive e dannose per la retina”, che vengono vendute in modo non controllabile: sono quelle che a volte proiettano più luci, e che a volte si vedono negli stadi, ’sparati’ dal pubblico per distrarre i calciatori. I puntatori ’professionali’, utilizzati ad esempio durante le lezioni universitarie, “non dovrebbero dare problemi”, assicura il professore. Anche perché ci sono normative di riferimento da rispettare. Ai tre bambini di cui tratta la denuncia i laser sono stati regalati, in un caso da una nonna e negli altri due dai genitori, acquistati in mercati a Firenze o a Bologna. I bambini hanno riferito di esserseli puntati negli occhi ed hanno avuto le lesioni. “Una bimba – dice il medico – ha avuto un calo della vista lieve, un altro una diminuzione importante in entrambi gli occhi. Il terzo ha quasi perso la vista per ulteriori complicanze”. I puntatori sono stati consegnati dalle famiglie al Sant’Orsola che a sua volta li ha affidati ai carabinieri del Nas.