BOLOGNA – AL SANT’ORSOLA PRIMA GRAVIDANZA DA EMBRION E CONGELATO DA 10 ANNI

    fivet.600Per la prima volta al mondo, al Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna una gravidanza da fecondazione eterologa è stata ottenuta con un ovocita congelato da oltre 10 anni. Sei in tutto le gravidanze , di cui 2 gemellari, rese possibili da donazione volontarie e gratuite di 6 donne e 4 uomini di età compresa tra i 35 e i 40 anni. Delle 6 donne, 5 avevano ovociti congelati nella banca del Sant’Orsola, operazione avvenuta dopo trattamenti di fecondazione omologa che avevano portato a una gravidanza. Da una di queste è arrivata la gravidanza con ovocita congelato. La sesta donatrice ha, invece, avuto figli con gravidanze spontanee e ha deciso di sottoporsi al trattamento di stimolazione e al prelievo di ovociti unicamente a fine donativo. Questi i principali risultati ottenuti per la fecondazione eterologa dal Centro di procreazione medicalmente assistita diretto dalla professoressa Eleonora Porcu.

    “Il nostro Centro”, ha spiegato il direttore generale Mario Cavalli, “ è un punto di riferimento nazionale, come testimonia l’alto afflusso di coppie da fuori regione. La qualità della ricerca e dell’assistenza si sposano alla scelta di realizzare percorsi di fecondazione eterologa con donatori volontari e gratuiti, una disponibilità che ci vogliamo impegnare a far crescere, anche con l’attivazione della Biobanca regionale dei gameti al Sant’Orsola”. “La dimensione della gratuità è per noi fondamentale”, ha poi commentato la professoressa Eleonora Porcu, “e si affianca a risultati scientifici di grande rilievo, come la prima gravidanza al mondo da fecondazione eterologa che abbiamo ottenuto con ovociti congelati da oltre dieci anni. La disponibilità delle donne e degliuomini a donare qualcosa di così prezioso è un fatto di grande significato che va comunque incentivato”.

    Le prime nascite sono attese in primavera. I trattamenti effettuati finora dal Policlinico sono stati 24, di cui 5 attualmente in corso, utilizzando unicamente gameti donati in modo gratuito e volontario, appunto, e quindi non acquistati dall’estero. Questa la principale differenza rispetto a ciò che avviene in altri Centri di regioni limitrofe. Con la delibera 1956 del 30 novembre 2015 la Regione ha attribuito il ruolo di Banca regionale dei gameti alla Banca regionale del sangue cordonale e dei tessuti cardiovascolare, biobanca dei donatori di organo e di tessuto del Policlinico. Attualmente è in corso l’adeguamento della struttura.

    Martina De Vito