Brexit sei mesi al time-out di Halloween

    Mancano dunque sei mesi alla fine dei giochi, almeno allo stato attuale delle cose, in termini di Brexit e di strategie che gli inglesi, May alla testa, stanno portando avanti tra confusioni, rigetti, tentativi di accordi e compromessi bipartizan. La Brexit rischia di essere un clamoroso autogol per gli inglesi e per le forze di potere d’oltre manica ed è per questo che il recente nuovo passo che il governo di Londra e le istituzioni Europee hanno fatto per sancire una nuova intesa diventa cruciale.

    Brexit sei mesi al time-out di Halloween. Da Tusk, Juncker a Macron: le opinioni 

    Per Tusk i prossimi sei mesi saranno vitali per “cambiare strategia sulla Brexit”, mentre il Consiglio Europeo sottolinea che la proroga “non può minare il regolare funzionamento dell’Ue e delle sue istituzioni”. Sono tantissime le voci che si registrano in tema Brexit come ad esempio quella del leader lussemburghese Xavier Bettel, per il quale “la Camera dei Comuni deve dirci alla fine che cosa vuole: ancora non lo sappiamo”. E poi c’è il numero uno francese Macron: E’ vero che la posizione maggioritaria era per concedere una proroga molto lunga, ma ai miei occhi non era logico. E soprattutto non sarebbe stato positivo né per noi né per i britannici. Perché avremmo dato l’impressione che tra di noi possiamo decidere di ignorare il voto del popolo britannico. Mi assumo questo ruolo, per il bene della collettività. Credo che abbiamo trovato il miglior compromesso possibile”. La linea del Consiglio Europeo comunque è, di certo, assolutamente netta. “Se il Regno Unito sarà ancora un membro dell’Ue il 23-26 maggio 2019 e se non avrà ratificato l’accordo di ritiro entro il 22 maggio 2019, dovrà tenere le elezioni europee, in linea con il diritto Ue”. Nell’ambito di questo nuovo percorso di intesa, peraltro, c’è anche una sorta di aut aut con cui il governo inglese dovrà necessariamente fare i conti. Ovvero: semmai venisse meno l’obbligo di celebrare le europee “il ritiro avrà luogo il primo giugno”, per evitare di minare la legittimità del Parlamento Europeo che verrà eletto il 23-26 maggio.