Home BENESSERE Cancro, speranza per una cura da farmaco per l’artrite

Cancro, speranza per una cura da farmaco per l’artrite

Una ricerca suggerisce che un farmaco contro l’artrite associato a una dieta rigorosa che elimina carne e latticini potrebbe curare alcuni tumori.

Gli scienziati hanno dimostrato che il trattamento ha ucciso i tumori che si basano sui grassi per sopravvivere, come tumori al seno, ginecologici e intestinali.

La crescita tumorale è stata arrestata negli studi sugli animali, mentre l’analisi dei tessuti umani ha confermato che il grasso omega-6 era la chiave del metabolismo delle cellule tumorali.

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Le diete occidentali sono ricche di omega-6 che si trovano nel latte, nel formaggio, nella panna e nella carne di animali alimentata con cereali.

I ricercatori dell’Imperial College di Londra e dell’Institute of Cancer Research (ICR) di Londra hanno utilizzato un nuovo “iKnife” chirurgico per analizzare il tessuto tumorale. Questo potrebbe spianare la strada a una serie di trattamenti “farmacologici e dietetici” personalizzati identificando quali cellule di diversi tumori si nutrono per sopravvivere.

Il capo dello studio, il dottor George Poulogiannis, dell’ICR, ha dichiarato: “Abbiamo scoperto che i tumori spesso dipendono fortemente da grassi specifici e dai loro prodotti per alimentare la loro crescita e diffusione e che negare loro la capacità di processarli potrebbe essere un trattamento efficace. Il nostro studio dimostra che l’interruzione di un sottotipo specifico di tumori dalla possibilità di rilasciare un grasso omega-6 chiave noto come acido arachidonico potrebbe essere efficace come trattamento, ma solo se anche le fonti di questo grasso vengono tagliate fuori dalla dieta“.

I test sui topi hanno mostrato che un farmaco inibitore della cPLA2 ha affrontato la crescita nei tumori dipendenti dal grasso, ma solo se associato a cambiamenti nella dieta.

Questi inibitori della cPLA2 sono già in fase di sperimentazione clinica per il trattamento di una serie di condizioni infiammatorie. Gli scienziati hanno esaminato le cellule tumorali in laboratorio e i tumori derivati ​​dal paziente per cercare “impronte metaboliche”, modelli chimici lasciati indietro dal funzionamento interno delle cellule.

Hanno usato una funzione analitica collegata all’iKnife, che taglia i tessuti riscaldandoli rapidamente, setacciando il fumo dai tessuti vaporizzati per indizi cruciali sul metabolismo cellulare.

Il professor Paul Workman, amministratore delegato dell’ICR, ha dichiarato: “Questo è uno studio entusiasmante e importante che dimostra che è possibile comprendere e curare il cancro osservando le cosiddette impronte metaboliche. Lo studio apre un approccio completamente nuovo per il trattamento del cancro che mira a differenze tra il metabolismo dei tumori e quello dei tessuti sani“.

Il dottor Poulogiannis ha aggiunto: “Sappiamo da molto tempo che i tumori hanno debolezze genetiche che possono essere colpite dal trattamento, ma il nostro studio dimostra che possono anche essere inclini a specifiche vulnerabilità metaboliche. Questi risultati nei topi evidenziano quindi il ruolo della nutrizione nella risposta alla terapia farmacologica proposta.”