Caso Cucchi, a fine maggio il docu-film su Nove

    ’’Sicuramente il documentario è uno strumento importante per raccontare non solo la storia di Stefano ma anche la storia della famiglia di Stefano, fatta di 10 anni di battaglie giudiziarie, ora in una fase importante e di verità ma che è costata alla famiglia estrema sofferenza ed estremo sacrificio. In questo documentario emergerà l’importanza dei mezzi di informazione, dei quali purtroppo abbiamo bisogno per dare voce a questi casi affinché non cadano nel disinteresse totale e affinché risveglino le coscienze della gente che a volte segue distrattamente queste vicende, tenendo alta l’attenzione’’.
    Avvicinata dall’agenzia di stampa Adnkronos, Ilaria Cucchi commenta l’arrivo su canale Nove, a fine maggio, di ’Stefano Cucchi- La seconda verità’, un docu-film che 10 anni dopo ripercorre la dolorosa e tragica morte del geometra romano, attraverso la testimonianza della sorella.
    Affiancata anche dai genitori Rita Calore e Giovanni Cucchi, Ilaria oltre alla cronaca del brutale assassinio dell’amato fratello, rivelerà il dolore, la rabbia e le speranze di una famiglia più volte beffata dal lato oscuro dello Stato. Accano a lei anche il legale Fabio Anselmo,  e Carlo Bonini, esperto giornalista di giudiziaria per il quotidiano ‘Repubblica’, tra i primi ad avere dato seguito alla sola notizia di cronaca.
    ’Stefano Cucchi: la seconda verità’ (realizzato da Stefano Pistolini con Cristiano Panepuccia e Massimo Salvucci), è stato scritto da Giuseppe Scarpa e Stefano Pistolini in collaborazione con Daniele Autieri, e prodotto da Darallouche per Discovery Italia.
    Il docu-film punta l’obiettivo anche sul grande ruolo esercitato dalla Procura romana nella vicenda e, nella fattispecie sulla tenacia del Capo Giuseppe Pignatone il quale, dopo aver riaperto le indagini, ha ‘messo in moto’ il Pm Giovanni Musarò
    Come spiegano dal canale Nove, ’’Attraverso le confessioni, le testimonianze, le ricostruzioni di alcuni appartenenti all’Arma dei Carabinieri per i fatti successivi all’arresto di Cucchi, al suo pestaggio, al suo ricovero e alla su morte emergeranno anche i vari livelli di depistaggio, insabbiamento e manomissione di documenti, messi in atto per occultare fin da subito la verità e predisporre versioni falsate dei fatti’’.
    Grande attenzione ovviamente anche al ruolo della stampa, che in questo senso ha avuto un ruolo ’’fondamentale dell’informazione -spiega Nove all’Adnkronos- che mette in luce come il processo mediatico creato da questa vicenda giudiziaria sia stato fondamentale per evitare che le cause della morte di Stefano fossero insabbiate’’. 
    Max