CICLISMO CHOC: NOTA SOCIETA’ DILETTANTISTICA DOPAVA I SUOI GIOVANISSIMI ATLETI

    Per colpa di alcuni mascalzoni e di atleti scorretti, ormai nell’immaginario collettivo dei tifosi sportivi italiani il connubio doping e ciclismo sembra essere divenuto consuetudine. Del resto, come le cronache insegnano, i forti e crescenti interessi economici legati a questo sport hanno ormai attecchito anche le categorie giovanili dove, oltre a commettere azioni criminose, loschi figuri minano inoltre seriamente la salute dei giovani ciclisti. Come hanno infatti scoperto stamane gli agenti della Squadra Mobile di Lucca e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, in un’operazione antidoping, giovanissimi atleti venivano ’incoraggiati’ addirittura dal presidente della squadra a fare uso di sostanze dopanti. Protagonista del blitz, che ha comportato lunghe ed articolate indagini (destate dalla dalla morte di Linas Rumsas, giovane promessa del ciclismo, avvenuta lo scorso 2 maggio), una delle maggiori squadre del ciclismo dilettantistico italiano, Tra gli arrestati, oltre al proprietario del team e all’ex direttore sportivo, figura anche un farmacista il quale, senza nessuna prescrizione medica, ’procurava’ al team i farmaci vietati dalla normativa sul doping.
    M.