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Come è cresciuto il mercato delle tecnologie di gioco in Italia negli ultimi anni

Nel corso anni più recenti, la tecnologia alla base del gaming ha compiuto numerosi passi avanti. Ciò ha consentito all’intero settore di crescere senza sosta e di attrarre un numero sempre maggiore di utenti e appassionati.

L’industria del gaming ha conosciuto una crescita significativa nel corso degli ultimi anni. La pandemia di Covid 19, tra chiusure forzate delle attività su base fisica e lockdown prolungati volti a contenere la diffusione di contagi, ha di fatto sostenuto e accelerato l’espansione del settore, influenzando il comportamento dei consumatori e dei player.

L’andamento del mercato dei videogiochi

Analizzando i dati del 2021 relativi alle vendite di videogiochi, si nota un sostanziale calo dei ricavi provenienti dal mercato fisico (quasi -3% rispetto all’anno precedente) a discapito di un incremento sostanziale di quello mobile (+7%). Ma il balzo in avanti del comparto gaming deve molto al boom degli eSport, che a livello globale ha conosciuto un aumento del giro d’affari stimato in un miliardo di dollari circa (+14,5% su base annua).

Secondo gli analisti di settore, l’industria videoludica continuerà a crescere per tutto il 2022 e oltre. Il gioco su dispositivi mobili e il cloudgaming sembrano destinati a raggiungere straordinari livelli di popolarità e di diffusione. Allo stesso tempo, si prevede che il fatturato degli sport elettronici duplicherà il suo valore entro il 2024.

Il ruolo della tecnologia nel settore del gaming

Il mondo del gaming deve gran parte del suo successo e della sua fortuna allo sviluppo tecnologico sottostante. Si pensi, per fare un esempio, all’evoluzione a cui sono andati incontro dispositivi come i sensori e i visori per realtà virtuale (VR). Parliamo di apparecchi che, da qui al 2040, potrebbero rivoluzionare completamente il modo di interagire con la realtà, spianando la strada di accesso a mondi virtuali paralleli completamente immersivi e interattivi.

Del resto, è indubbio che grandi passi in avanti siano stati compiuti dagli ’80 del secolo scorso, quando l’informatico statunitense Jaron Lanier coniò per la prima volta la locuzione virtual reality. 

Un primo prototipo di visore VR, in realtà, fu costruito già nel 1968 dagli scienziati americani Ivan Sutherland e Bob Sproull. Il macchinario era però talmente pesante e ingombrante da necessitare di alcuni sostegni che lo supportassero consentendo di indossarlo.

Lo sviluppo della realtà virtuale

Bisognerà però aspettare più di 20 anni perché la realtà virtuale faccia definitivamente quel salto di qualità che la renderà più accessibile al grande pubblico. È soltanto nel 1993 che Sega, una delle principali software house del settore, sviluppa il pratico visore Sega VR, adatto all’utilizzo per console di gioco. Quasi contemporaneamente, Apple progetta e commercia il suo QuickTime VR, mentre Nintendo rilascia la console Virtual Boy munita di visore VR. 

Sul finire dello scorso decennio iniziano a comparire sul mercato alcuni dispositivi di nuova generazione. Il prodotto di spicco è l’Oculus Rift, prodotto da una società recentemente acquisita da Facebook-Meta. Considerato il visore all-in-one più avanzato, garantisce una completa immersione nella realtà di gioco, integrando al meglio la percezione dello spazio e della profondità in cui ci si muove.

VR e AR migliorano la game experience

Ci sono alcuni prodotti, in primis i giochi online di casinò, che si prestano maggiormente a essere lanciati nel mondo virtuale. Le tecnologie VR e AR (acronimo che sta per realtà aumentata, locuzione che definisce l’ampliamento e l’arricchimento a livello contenutistico del mondo percepito) restituiscono un’esperienza di gioco più coinvolgente rispetto a quella “tradizionale” offerta oggi dai siti per giocare al casinò online.

I giocatori hanno l’opportunità di muoversi all’interno dell’ambiente di gioco, di interagire con croupier, dealer e altri player sfruttando le funzioni di live chat, di trasformare l’esperienza online in un’esperienza il più simile possibile a quella offerta dai casinò terrestri. La tecnologia odierna, in un certo senso, è ancora agli albori, ma già permette di esplorare un mondo virtuale relativamente nuovo e decisamente avvincente.

Sviluppo e tendenze della realtà virtuale nel futuro

Alla realtà virtuale sono serviti pochi decenni per passare da teoria fantascientifica a tecnologia accessibile e adattabile ai dispositivi indossabili. Al giorno d’oggi, i display garantiscono una risoluzione 4K (8 megapixel di risoluzione per occhio). Ma se la virtual reality seguisse, come ci si aspetta, i principi della legge di Moore – seconda la quale lo sviluppo dei componenti microelettronici seguirebbe un andamento di crescita di tipo esponenziale – è verosimile immaginare che entro il 2030 i visori forniranno una risoluzione decisamente maggiore (8K, ovvero 33,2 megapixel per occhio).

Di pari passo con il progresso tecnologico, si assisterà a un ampliamento dei campi visivi, un miglioramento della fluidità e precisione dei movimenti e una diminuzione della latenza. Nel 2040, potremmo aspettarci pertanto di indossare dispositivi di peso e dimensioni ridotte (paragonabili a quelle di un paio di occhiali), con una risoluzione a 16K (132,7 megapixel per occhio). Con questi visori, in parole semplici, potremmo non essere più in grado di distinguere le differenze tra mondo reale e mondo virtuale.

Conclusioni

Lo sviluppo tecnologico continuerà a giocare un ruolo di rilievo nell’industria del gaming. Con il progredire della realtà virtuale e l’esperienza di gioco che diventa sempre più realistica, è presumibile che l’intero settore continuerà a crescere su base globale.