CON 30 VOTI FAVOREVOLI CONTRO 12 CONTRARI, APPROVATA LA MOZIONE NELL’ASSEMBLEA CAPITOLINA STRAORDINARIA: NO AI GIOCHI OLIMPICI DI ROMA 2024

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    Come previsto, con l’imprinting della maggioranza M5S, nel pomeriggio l’Assemblea capitolina ha approvato la mozione in discussione oggi in Assemblea Capitolina straordinaria sulle Olimpiadi (a firma del presidente della commissione Sport Angelo Diario, del capogruppo M5S Paolo Ferrara e della consigliera Cristina Grancio), che “impegna il sindaco e la Giunta affinché ritirino la candidatura della città aospitare le Olimpiadie Paralimpiadi del 2024 e a tal fine adottino gli atti e le iniziative necessarie”. La mozione è stata approvata con 30 voti (29 consiglieri di maggioranza del M5S e il consigliere di Sinistra per Roma Stefano Fassina) favorevoli su 42 presenti. I 12 consiglieri dichiaratisi contrari sono del Pd, Fi, Fdi,  e della lista Marchini. Nel testo si legge che la mozione del M5S “impegna il sindaco e la Giunta affinché ritirino la candidatura della città a ospitare le Olimpiadi e Paralimpiadi del 2024 e a tal fine adottino gli atti e le iniziative necessarie. Tenuto conto che fra le città per le quali era stata prospettata l’ipotesi di una candidatura, poi non più presentata e/o ritirata, vi sono Dubai, San Diego, Amburgo (ritirata a seguito di un referendum popolare), Madrid (ritirata dal sindaco) e Boston (ritirata dal sindaco per l’elevato rischio che i costi ricadano sui cittadini); coerentemente con quanto sempre sostenuto dal M5S si ritiene, anche a fronte di una approfondita analisi che ha preso in considerazione il mutato contesto economico e socio-politico, che non sussistano più le condizioni per proseguire nell’iter di presentazione della candidatura della città di Roma ai Giochi olimpici e paralimpici del 2024”. Nel corso del suo intervento in Assemblea Capitolina, Daniele Frongia, vicesindaco di Roma e assessore allo Sport ha affermato:  “Io tuttavia sono convinto che non ci sarà alcuna ritorsione dal Coni e dal governo, c’è massima fiducia e rispetto nelle istituzioni”.

    M.