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Covid, rallentano i nuovi contagi (25.271 da ieri) ma sono ancora troppi. Possibili ‘cambi di colore’ per alcune regioni

Proprio stamane Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha annunciato che nel pomeriggio sarebbe avuto luogo “un momento di confronto con il Cts e da li potremo capire quali regioni passeranno o meno in una situazione diversa”. Un confronto dove, dati alla mano, è possibile che alcune regioni – come ventilato nelle ultime ore – possano ‘retrocedere’ da gialla ad arancione o, addirittura, da arancione a rossa.

Un ‘lieve’ miglioramento da pochi giorni che però ancora non basta

In effetti c’è da dire che, per quanto ‘lievemente’ migliorata la situazione rispetto ai giorni scorsi, non stati raggiunti quei risultati che si sperava potessero emergere a seguito del precedente Dpcm.

Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti altri 147.725, dai quali sono emersi 25.271 nuovi positivi (non ‘malati’).

Inoltre, ha reso noto il ministro della Salute, attualmente i positivi in Italia sono ora 573.334.

La Lombardia la regione più colpita mentre il Molise quella meno

Anche oggi la regione più colpita risulta essere ancora la Lombardia, con 4.777 nuovi contagi, segue poi la Campania (3.120), il Piemonte (2.876), la Toscana (2.244), ed il Veneto (2.223). Complessivamente sono invece otto le regioni oltre i mille casi mentre, soltanto una si sta mantenendo sotto i cento: il Molise (98).

Rispetto a ieri meno vittime e meno ricoveri nelle terapie intensive

Per quanto siano ancora un’enormità, sembra tuttavia calare il numero delle vittime (da ieri 356), che portano però ad un totale di 41.750 decessi dall’inizio dell’emergenza.

Fortunatamente, come dicevamo, nelle ultime 24 ore sono stati 100 i nuovi ingressi nelle terapie intensive dove, attualmente sono ricoverati 2.849 pazienti.

Infine, se negli ospedali vi sono ricoverate con sintomi 27.636 persone (+1.196 in più rispetto a ieri), c’è da considerare che chiusi in casa, vi sono ben 542.849 persone in isolamento domiciliare (13.402 in più).

L’unica nota lieta è rappresentata dal crescente numero di quanti fra dimessi e guariti, ad oggi 345.289 (10.215 dei quali nelle ultime ventiquattro ore).

Ecco nel dettaglio la situazione nelle regioni italiane

Max