DANIMARCA – OGGI AL VOTO LA DISCUSSA LEGGE SULL’IMMIGRAZIONE: CONFISCA DEI BENI AI MIGRANTI, E 3 ANNI DI ATTESA PER IL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE

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    Un legge che sinceramente lascia perplessi e che ha suscitato stupore, quella in tema di immigrazione, che oggi ilParlamento danese si appresta a votare. Una proposta (contestata anche nella stessa Danimarca, e paragonata alle spoliazioni naziste), cheprevede ‘anche’ (se non ‘soprattutto’)  la confisca di denaro e beni di valore ai richiedenti asilo?percoprire le spese della loro permanenza nel Paese. Invano, cercando di attutire le polemiche, il premier Lars Lokke Rasmussen, che guida l’esecutivo di destra (supportato dall’appoggio esterno dello xenofobo Partito del popolo), ha spiegato che tali misure sono le stesse che vengono applicate ai danesi disoccupati i quali, per poter accedere al sussidio di disoccupazione, sono costretti a devono i loro beni di valore superiori a 10mila corone (circa 1.350 euro). A sua difesa, da Copenaghen l’esecutivo ha motivato tali misure esprimendo preoccupazione per il previsto arrivo, nel 2016, di almeno 20mila richiedenti asilo. Cinquemila in più del 2015.  Sempre nell’ambito della controversa legge sull’immigrazione, contestato anche il provvedimento che prevede l’allungamento dei tempi del ricongiungimento familiare che, allo scopo di scoraggiare i parenti dei rifugiati a giungere in Danimarca, prevede tre anni di attesa.

    M.