De Niro e il ricordo del padre – di Daniele Russo

    Per Robert De Niro è arrivato il momento di fare i conti con il padre. Scomparso nel 1993, il giorno del suo settantunesimo compleanno, Robert De Niro Senior è stato un pittore figurativo, influenzato da astrattismo e impressionismo. Cresciuto a New York accanto a Pollock e Rothko, che lo trattavano come suo pari, non ebbe però il loro stesso successo. Il retaggio artistico è ancora da definire. Aveva consapevolezza del suo talento. Amava molto la Francia che non lo ricambiò.

    Tutto questo verrà raccontato nel documentario di Perri Peltz e Geeta Gandbhir, “Remembering The Artist Robert De Niro, Sr”, che andrà in onda il 28 dicembre su Sky arte. Suo figlio ha avuto qualche successo e riconoscimento in più ed oggi afferma di non sapere se un giorno interpreterà un film su suo padre. Di certo, nel caso ciò accadesse, gli piacerebbe avere come regista Martin Scorsese.

    Robert dichiara di non essersi interessato, da piccolo, ai quadri di suo padre. Con gli anni però, ha capito meglio chi fosse e cosa facesse. I suoi si divorziarono quando aveva 12 anni, dunque non si vedevano spesso. Resta il fatto che De Niro Senior era orgoglioso del successo di suo figlio.

    In un diario, di cui quest’ultimo legge alcuni brani, suo padre aveva scritto di essere omosessuale e che se Dio non voleva ciò, allora gli avrebbe fatto trovare un’altra donna. L’attore sostiene che non ne sapeva nulla, di averlo scoperto solamente da adulto. Il padre ha vissuto tutto ciò in modo conflittuale, poiché era diverso, non solo come artista. Si sentiva rifiutato da suo padre, italoamericano vecchio stile.

    L’attore racconta che una volta, all’età di vent’anni, era andato in soccorso del padre che si trovava nei guai, a Parigi. Era diventato lui il genitore di suo padre. Attualmente i suoi quadri si trovano nei ristoranti, negli alberghi e nella casa del figlio, in modo tale che possano essere visti e conosciuti dalla gente. Afferma Robert De Niro: “Mio padre era un vero artista, ma non posso stabilirlo io. L’unica cosa che posso fare è che venga apprezzato e ricordato”.