Di Maio rassicura ma punzecchia Salvini

    Diciotti, Tav, e non solo. Luigi Di Maio parla con toni di rassicurazione ma anche pepati nei riguardi di Salvini.
    In primo luogo di parla di Diciotti. “Abbiamo superato tante volte delle criticità in questo governo e le supereremo ancora”, ha detto Di Maio. “I senatori della giunta stanno seguendo l’istruttoria ma questo è un caso specifico. Noi siamo da sempre contrari sull’utilizzo dell’immunità, i senatori della giunta hanno tutta la mia fiducia. E tutte le volte che hanno scommesso sulla caduta della governo, la scommessa l’abbiamo vinta noi. Porta malissimo scommettere contro la maggioranza”.
    Mentre per quanto riguarda il caso Tav e il dossier non letto, Di Maio è laconico e anche un po’ mordace. “Salvini stia tranquillo, neanche io l’ho letta”, ha replicato Luigi Di Maio chiarendo che “però, quando io mi sveglio, penso al fatto che da Roma a Pescara ci vogliono 7 ore in treno, non mi sveglio pensando a un buco per collegare Torino-Lione. Non mi sveglio pensando a come collegare meglio italiani francesi, ma a come collegare meglio italiani e italiani”.
    E poi una stilettata. “L’unica cosa che dico a Salvini è perché parlare sempre delle cose su cui non siamo d’accordo, invece di affrontare le cose su cui siamo d’accordo e andare avanti?”, ha detto Di Maio per poi ribadire che quella della Diciotti “fu una decisione di governo, non solo del ministro Salvini. Abbiamo deciso tutti quanti insieme”. Quindi: “Decideremo, come Movimento, come agire, ma – ha osservato – dopo l’istruttoria. Le persone più scommettono sulla caduta di questo governo, più perdono. Qui abbiamo un governo formato da due forze politiche, che non sono d’accordo su alcune cose, ma sono d’accordo su tante altre”.
    Ma su Tav e Diciotti, Salvini è tesissimo: “Il prossimo che parla lo querelo”, dice. “Il prossimo che parla” e stabilisce un parallelo “lo querelo, non sta nè in cielo nè in terra. Magari quella era la vecchia politica. Sono sereno e tranquillo – ha detto il vicepremier – ho fatto e farò il ministro dell’Interno che difende la sicurezza del suo Paese. La Tav secondo me serve. Non siamo al mercato, non facciamo l’album delle figurine”.