DOPO LE VOCI SULLA SALUTE DI HILLARY ORA ‘TOCCA A TRUMP: IL PROCURATORE DI NEW YORK APRE UN’INCHIESTA SULLA FONDAZIONE NO-PROFIT DEL MAGNATE

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    E’ una vera e propria, frenetica partita a ping pong quella che i due candidati alla Casa Bianca hanno ingaggiato all’ombra delle pubbliche apparizioni come da ‘copione’. Così, dopo la ridda di voci sullo stato di salute di Hillary Clinton, montate al punto da metter in dubbio il – eventuale – suo futuro da presidente, oggi giunge notizia che le autorità dello stato di New York hanno aperto un’inchiesta sullaDonald J Trump Foundation, la charity che fa capoal candidato repubblicanoalla Casa Bianca. Intervenendo ai microfoni della Cnn, il procuratore generale Eric Schneiderman, ha spiegato che dovrà accertare se la Fondazione sia stata impegnata in operazioni “improprie”, rispetto alle leggi dello Stato che regolano le attività non profit. Gli attuali accertamenti, farebbero seguito ad alcune recenti rivelazioni, tra le quali un’inchiesta del ’Washington Post’ secondo la quale è dal 2008 che Trump non effettua donazioni alla sua fondazione. Il quotidiano ha anche riferito che la Fondazione ha speso 20mila dollari destinati ad attività di beneficenza per acquistare un ritratto di Trump. Sembrerebbe addirittura che, nel 2013, la fondazione avrebbe donato 25mila dollari Pam Bondi (cosa sempre negata dal magnate), procuratore generale della Florida,che in quel periodo stava valutando se aprire un procedimento per truffa nei confronti della Trump University. In risposta alle accuse di faziosità espresse dal team di Trump per la sua ideologia democratica, è anche un  convinto sostenitore della Clinton, il procuratore Schneiderman, ha tenuto a sottolineare che la sua iniziativa non ha alcuna motivazione di carattere politico.

    M.