Elezioni Pd, Zingaretti in testa, Martina: “Candidarmi? Non escludo nulla”

    Manca ormai poco alla sfida interna del Partito Democratico per la candidatura del segretario. Mentre al momento Zingaretti sembra il favorito, c’è dall’altra il reggente Maurizio Martina che guadagna terreno, ma rimane cauto. Ai microfini di Agorà su Rai 3, il numero uno dei dem ha aperto uno spiraglio sulla sfida per il congresso del partito: “Candidarmi alle primarie? Non escludo nulla, ma non è questo il tema, ora. Ho un incarico da portare a termine a fine ottobre”.
    “In questo momento – ha detto replicando a una domanda su possibili alleanze con M5s – non posso non vedere che Lega e M5S sono due facce della stessa medaglia. Dal punto di vista anche dell’idea di democrazia che hanno, Di Maio vale Salvini. Le parole di Di Maio sono pericolose tanto quanto quelle di Salvini. Quando Di Maio dice a Bankitalia ’ma se vuoi parlare presentati al voto’ esprime una concezione della democrazia folle. Ogni grande democrazia ha dei soggetti indipendenti”. “Questo governo ci vuole portare fuori dall’Euro – ha detto ancora Martina – tutto porta lì. Lo hanno scelto, per un bisogno di propaganda permanente in vista delle Europee, per presentarsi come salvatori della patria. Sono preoccupatissimo, vorrei ci rendessimo conto dei rischi”. Il governo, secondo Martina, “affronta con superficialità disarmante l’aumento di 400 milioni degli interessi sui Bot solo a settembre. Il tema cruciale é la credibilità del Paese. Se sovrastimi la crescita in modo fantasioso nel Def, butti la palla di là sul debito e sul deficit e non ti poni il problema di ricostruire l’equilibrio di fronte alla reazione dei mercati, come anche stamani”, vuol dire che il governo ha scelto di uscire dalla moneta unica, a suo giudizio. “La situazione é pericolosissima”, ha detto ancora il segretario Pd.
    Intanto, il governatore del Lazio e candidato alle primarie Pd Nicola Zingaretti ha parlato a Omnibus su La7: “Ogni famiglia politica dovrà andare alle elezioni europee con propri programmi, ma sarà molto positivo poi poter fare un’alleanza. La nuova missione per l’Europa deve essere crescita e lavoro. Riprendiamo la grande battaglia per l’Europa politica, andiamo alle elezioni con lo slogan ’Rifondiamo l’Europa. Se fossi nel governo in Europa – ha concluso Zingaretti – cercherei degli alleati, sennò saremo visti come dei traditori e saremo più deboli”.