EXPO MILANO 2015, L’ESPOSIZIONE UNIVERSALE CHE L’ITALIA STA OSPITANDO ED È IL PIÙ GRANDE EVENTO MAI REALIZZATO SU ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE

    Listener.jpegSu Expo si è scritto e parlato molto in questo primo mese di attività ma c’è un aspetto ancora poco esplorato quello delle tecnologie a supporto sia per l’evento stesso che le innovazioni che i paesi stanno adottando e progettando per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri per un futuro sostenibile. Abbiamo intervistato un esperto di innovazione e tecnologia, Fabio Pompei, ingegnere informatico, manager in una azienda di telecomunicazioni, professore universitario e presidente della commissione Innovazione Tecnologica del Comune di  Roma (XII Municipio), uno dei più giovani candidati (tra i 189 che erano in corsa a fine aprile 2015 n.d.r.) come direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale.

    D: Qual è la relazione tra Expo Milano 2015 e la tecnologia?

    R: I numeri di Expo hanno reso necessario l’utilizzo della tecnologia già dalla fase della sua progettazione per garantire organizzazione ed una esperienza facilmente accessibile a tutti i visitatori. Dopo aver varcato i portali di accesso è possibile utilizzare la official App che consente di consultare gli aggiornamenti sugli eventi legati ai temi dell’Esposizione Universale come concerti, degustazioni, festival e attività per i bambini. L’app offre la possibilità di esplorare la mappa del sito espositivo e avere vista complessiva dello spazio fisico anche attraverso la geolocalizzazione. Con l’app è infine possibile approfondire i contenuti legati all’evento sui principali social media.

    D: La tecnologia a supporto solo per chi ha un personal device?

    R: sicuramente oggi la tecnologia a supporto delle grandi esposizioni viaggia sui personal device ma ad Expo sono stati installati numerosi totem elettronici informativi che consentono di orientarsi tra i vasti padiglioni e le numerose attività. Inoltre la tecnologia viene anche utilizzata per interagire con il visitatore, nel padiglione Italia ad esempio è possibile sottoscrivere la carta di Milano (un documento nato per garantire la tutela del diritto al cibo anche per le generazioni future e per garantire un equo accesso al cibo per tutti, ndr) utilizzando tablet posizionati a varie altezze (anche per i bambini).

    D: Nei padiglioni? La tecnologia ha un ruolo importante?

    R: Molti paesi hanno incentrato il loro progetto sull’utilizzo della tecnologia. Il Kazakistan ad esempio mira a sensibilizzare il visitatore sulla cultura e l’idea dello sviluppo sostenibile, sulla cui rotta il Paese vuole incamminarsi attraverso anche le nuove tecniche agricole sostenibili. Espressione di tecnologia apprezzata dal pubblico è una sala 3D, con poltrone dinamiche che rispondono alle sollecitazioni del filmato. Il Kazakistan è un paese in rapido sviluppo economico e nel 2017 ospiterà un’Esposizione Internazionale dedicata proprio alla tecnologia a supporto dell’Energia del Futuro. Anche la Thailandia ha puntato su una tecnologia coinvolgente per trasmettere il proprio messaggio: “Nutrire e deliziare il mondo in modo sostenibile”. In un cinema virtuale vi sono mappe e proiezioni video a 360 gradi, diversi strumenti interattivi e show acrobatici che vedono scorrere proiezioni anche sull’utilizzo della tecnologia per la produzione di cibo.

    La Colombia, attraverso un “ascensore virtuale” con proiezioni video a 360 gradi consente al visitatore di “vivere” i 5 piani termici caratteristici del paese.

    Italia infine, tra gli elementi cardine del suo progetto di Expo, ha proprio la tecnologia: uno sguardo al divenire. Espressione dell’identità di questo Paese. Una sfida. Un’opportunità. Nel padiglione Italia sono raccontate anche le storie di italiani che hanno trasformato una idea in innovazioni per la comunità. Nell’area dedicata alla “Potenza del Saper Fare” è presente un’installazione di sculture che racconta 22 storie dell’italico “saper fare”, sono illustrate intuizioni di 22 uomini e donne, caratterizzate da creatività,  conoscenza  della tradizione  e capacità  di  innovare.

    Di tecnologia parla ad esempio la storia di Francesco Cucari ventiduenne studente di ingegneria: l’inventore del “Dizionario dei Rifiuti”, l’APP che aiuta i cittadini a fare la raccolta differenziata, in modo semplice ed efficace. Ha avuto l’idea a soli 18 anni da una necessità personale ed oggi è diventata una startup di successo.

    D: In generale quanto la tecnologia è oggi importante in eventi, mostre e spettacoli?

    R: il modo di comunicare e vivere le esperienze è radicalmente cambiato nel corso degli ultimi anni, oggi tutti recuperano e condividono informazioni in rete e ricercano la multimedialità. Anche a Roma ad esempio si sta puntando su iniziative che promuovano un nuovo modo per avvicinare romani e turisti alla storia e alla cultura. Lo dimostra il successo del viaggio nell’antica Roma ai Fori Imperiali del 2014: uno spettacolo di luci e narrazione storica di Piero Angela e Paco Lanciano che, proprio per l’ottimo riscontro dello scorso anno, ha fatto il bis inaugurando il Foro di Cesare.

    Gli spettatori sono accompagnati, in uno scenario unico al mondo, dalla voce del noto divulgatore scientifico, da filmati e ricostruzioni che mostrano i luoghi così come si presentavano in passato. Luci, proiezioni, suoni garantiscono un’esperienza unica che è quasi un viaggio nel tempo. Gli eventi, le esibizioni e gli spettacoli stanno rapidamente cambiando e la tecnologia, con le sue evoluzioni, sarà sempre più protagonista fornendo gli strumenti necessari a garantire un accesso immediato e semplificato alle informazioni e consentirà ai visitatori di cogliere i messaggi ma soprattutto di partecipare in maniera attiva ai contenuti per esserne parte.