Femminicidio Enna, parla il parroco: tragedia evitabile

    La trageda si è consumata nella giornata di ieri, il femminicidio Enna ha sconvolto la piccola cittadina siciliana di Catenanuova. Filippo Marraro ha freddato l’ex moglie con due colpi di pistola al petto nella tenuta di campagna dei suoceri. Dopo l’omicidio ha chiamato i carabinieri e si è costituito. Un delitto efferato e premeditato su cui si è espresso anche i parroco del piccolo comune di Catenanuova: “Si sarebbe potuta evitare se Loredana avesse parlato e colto i segni lanciati. Marraro? Lo conoscevo poco perché sono a Catenanuova solo da tre anni, ma in paese si sapeva che era violento con la moglie”, ha aggiunto il sacerdote di Catenanuova. 

    Femminicidio Enna: la ricostruzione 

    Due colpi di pistola al petto, a sangue freddo, così Filippo Marraro ha ucciso Loredana Calì. Ex moglie con cui si era separato poco tempo prima. L’uomo era andato a prendere la vittima sotto casa della madre di lei, dove la donna si era trasferita dopo la separazione dal marito. La suocera di Marraro in quel frangente non ha pensato però a chiamare le forze dell’ordine. L’unica telefonata è stata quella ricevuta da Marraro che l’avvertiva di aver freddato la figlia. Un momento di lucida follia che ha spinto l’uomo a prendere il figlio all’uscita di scuola, a cui ha confessato di aver ucciso la madre. Stessa cosa fatta con la figlia, che in quel momento si trovava in gita in Puglia. Poi ha chiamato i carabinieri, è andato a casa a farsi una doccia e ha aspettato l’arrivo delle forze dell’ordine. Nel frattempo aveva avuto il tempo di scambiare qualche battuta con la vicina di casa, a cui con inquietante sangue freddo ha dichiarato. “Ho ucciso Loredana, Filippo Marraro non passa per cornuto”, ha dichiarato l’uomo dopo aver freddato la moglie. Il delitto sarebbe avvenuto proprio per motivi passionali.