FIUMICELLO – NEL POMERIGGIO L’ULTIMO SALUTO A GIULIO REGENI. INTANTO DAL CAIRO ALCUNI SUOI AMICI RACCONTANO CHE IL GIOVANE TEMEVA DI ESSERE PEDINATO

    Giulio-Regeni_980x571.jpg (980×571)

    Attesa e commozione a Fiumicello dove, alle 14, avranno luogo le esequie di Giulio Regeni nella chiesa di San Lorenzo. In occasione della cerimonia funebre, i familiari del giovane hanno chiesto di non utilizzare telecamere e fotocamere e, soprattutto, di non portare vessilli, bandiere, o intonare slogan. La salma del ricercatore italiano, ucciso a 28 anni in Egitto per cause ancora da accertare, è giunta ieri alle 19 accolta dall’affetto degli abitanti della cittadina friulana. Ma quello dedicato a Regeni non sarà un lutto cittadino riservato solo al comune di Fiumicello: diverse città italiane parteciperanno a distanza. E’ ad esempio il caso di Palermo dove, uffici pubblici con le bandiere a mezz’asta, come ha spiegato il sindaco Leoluca Orlando: “Ogni cittadino ed ogni comunità d’Italia può e deve mostrare la propria vicinanza alla famiglia di Giulio Regeni anche per sostenerne l’indiscutibile diritto a conoscere la verità sulla morte del proprio congiunto e a chiedere che venga fatta giustizia”. Nel frattempo in Egitto proseguono le indagini dei nostri investigatori, per ricostruire le ultime settimane di vita di Giulio, e raccogliere elementi utili alle indagini. Ad esempio è emerso che il ricercatore aveva confidato ad alcuni amici di essere preoccupato perché, a dicembre, nel corso di un incontro tra sindacati indipendenti al quale aveva partecipato, si era accorto di esser stato fotografato da uno sconosciuto. Così come, da una testimonianza, la sera della sua scomparsa, Regeni fu prelevato (probabilmente forzatamente) sotto la sua abitazione.

    M.