Guido Rossa, si riapre il caso: si cerca l’ultimo brigatista

    Si riapre il caso dell’omicidio Guido Rossa. Una nuova inchiesta è stata aperta dalla procura di Genova per rintracciare il brigatista Lorenzo Carpi, l’unico rimasto in libertà di quelli che hanno fatto parte del gruppo responsabile, 40 anni fa, dell’omicidio dell’operaio di Italsider. Come hanno riportato il Secolo XIX e la Stampa, sono partite due rogatorie nelle scorse settimane verso la penisola iberica: è la presenza di un familiare di Carpi fra Spagna e Portogallo, oltre a una serie di accertamenti preliminari svolti dall’Arma (fra cui intercettazioni telefoniche) a determinare la svolta, con la quale i pm hanno potuto riprendere la ricerca del criminale tutt’ora latitante.

    Guido Rossa, si riapre il caso: si cerca in Spagna e Portogallo

    Si apre quindi una possibilità di ritrovare il brigatista Lorenzo Carpi, latitante ed unico a fuggire dopo l’omicidio dell’operaio Italsider Guido Rossa. Non sarebbe però sull’ex br che si sono concentrate le ricerche, bensì su un suo familiare, localizzato fra Spagna e Portogallo. In precedenza era la Procura generale, inserita nella Corte d’Appello quella imputata ad agire, ma non vi sono sufficienti mezzi considerando la procedura standard finalizzata all’estradizione. C’è inoltre il problema che in Portogallo non è consentito l’uso di intercettazioni per dare la caccia ad un criminale latitante. I carabinieri hanno ipotizzato che vi siano tracce di una presenza di Carpi nella penisola Iberica: risalgono al  2016 alcuni rilevamenti, legati ad un presunto riconoscimento facciale poi smentito, ma allo stato attuale è sulla sorella del brigatista che si concentrano gli sforzi dell’arma. Con queste premesse il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi, tra l’altro ex compagno di scuola di Carpi, ha aperto in coabitazione con i sostituti Marco Zocco e Federico Manotti,  la nuova indagine per “associazione con finalità di terrorismo”, in quanto si ipotizza che a proteggere l’ex br ci sia una rete.