Heath Ledger, la mania del perfezionismo che porta dall’Oscar e alla morte – di Giuliano Zezza

    Heath LedgerArrivare a toccare l’Olimpo degli dei per poi ricadere tragicamente a terra. È la storia dell’attore Heath Ledger, compianto interprete del Joker di Christopher Nolan e di pellicole indimenticabili come Brokeback Mountains, passato dagli onori della carriera cinematografica al vuoto di un appartamento a New York, dove su ritrovato senza vita in una fredda mattina di gennaio.

    Il personaggio di Jocker era stato creato da Jerry Robinson e pubblicato dalla “DC comics”. Il “Jolly”, chiamato così nelle prime traduzioni, è in realtà un’ex assistente chimico divenuto cabarettista di scarso successo. Mosso da gravi problemi economici, per mantenere se stesso e la moglie incinta, decide di darsi alla malavita.

    Una sera organizza un colpo nel suo ex studio chimico, ma prima di agire viene informato della morte di sua moglie. Il joker, ancora scosso, è costretto a concludere il colpo, ma a causa dell’intervento di Batman cade in un vasca piena d’acqua di scarico, dalla quale uscirà con il viso deformato. Questo lo porta all’effettivo crollo psichico.

    Questo personaggio è stato interpretato in “Batman” di Tim Burton del 1989 da Jack Nicholson, che aveva avvisato Heath Ledger della pericolosità del personaggio prima di assumere l’incarico. Dalla regia di Christopher Nolan nasce “Il Cavaliere Oscuro” nel quale il “Joker” è interpretato da Heath Ledger. Il pubblico del web inizialmente fu sorpreso e deluso dalla scelta dell’attore che poi ci regalò un’interpretazione da Oscar.

    L’attore era conosciuto per il suo perfezionismo maniacale nell’immedesimarsi nel personaggio tanto che si dedicò a entrare nella parte rinchiudendosi da solo in una stanza d’hotel per un mese, dove studiò tutto il materiale necessario come libri gialli e film horror per riuscire a creare la voce e il profilo psicologico adatti per “terrorizzare il pubblico” come disse lui.  

    Nolan gli diede altro da “studiare” come il capolavoro “Arancia meccanica” di Anthony Burgess. A sentire le parole del regista, nell’intervista all’Indiewire, Heath “si sedeva con Christian Bale e iniziava a leggere con toni di voce diverso con delle strane risatine (…) e sceglieva un coltello per esplorare i movimenti del personaggio. Non stavamo registrando l’audio quindi si sentiva abbastanza libero nel mostrarmi le sue diverse trovate, così nacque il personaggio.”

    In principio  non voleva fare Jocker, ma poi ascoltando il progetto di Nolan se ne innamorò. Lavorando riuscì ad assorbire completamente il genio e la follia di Jocker che presero il sopravvento sull’attore. Le continue manifestazioni di insonnia e ansia lo tormentavano, i sonniferi, ormai, non bastavano più.

    Il corpo senza vita di Heath Ledger fu trovato nel suo appartamento di Soho a New York il 22 gennaio 2008. Alle ore 13:00 l’attore risultava essere ancora vivo, l’orario del decesso fu registrato per le 14:45. La morte fu causata da un’acuta intossicazione provocata dagli effetti combinati di ossicodone, idrocodone, diazepam, temazepam, alprazolam e doxilamina, cioè un mix fatale di analgesici, sonniferi ed ansiolitici. La sua carriera ci lascia un patrimonio inestimabile a partire da film come “Parnasus” e “Brokeback mountains”.

    L’attore rifiutò di interpretare parti come Spider-Man e Luik Skywalker in “Guerre Stellari”per paura di sedimentarsi in personaggi stereotipati. Kim Ledger, il padre, rese pubblico un diario nel quale Heath metteva nero su bianco le sue emozioni, impressioni e i vari personaggi da cui prendeva spunto per interpretare Jocker. Nell’ultima pagina vi è la scritta “bye bye” come se volesse anticiparci inconsciamente la sua fine dopo l’interpretazione della parte.