Il ‘giallo’ di Napolitano – di Isabella Musumeci

    GiorgioNapolitano_1.jpgÈ in corso da giorni un vero e proprio caso da romanzo giallo, sulle presunte dimissioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato infatti, non da risposte certe a riguardo e la stampa va in delirio. Tanti i giornali che in questi giorni hanno tentato di dare risposta a questo dilemma, “Concluderà il proprio mandato o si dimetterà?”, provando ad ipotizzare la causa di questa sua eventuale scelta. Diversi gli schieramenti che danno la propria opinione, tra cui chi afferma che Napolitano, si dimetterebbe in quanto vorrebbe che le forze politiche stringessero i tempi riguardo la legge elettorale, chi invece, dice che lo farebbe perché deluso dall’inconcludenza sulle riforme.

    C’è anche chi, in Parlamento, esprime la propria ipotesi dicendo che rinuncerebbe anticipatamente alla propria carica politica, consapevole del fatto che Matteo Renzi starebbe correndo verso le elezioni e non vorrebbe essere lui il presidente che scioglierà ancora una volta le Camere. Insomma, molta confusione e poche cose certe. Fonte più attendibile invece, è l’ufficio stampa del Quirinale, che mediante un nota ha espresso anch’esso il proprio parere, commentando le indiscrezioni per le quali Napolitano sarebbe pronto a lasciare l’incarico a fine anno e spiegando che “Erano noti da tempo i limiti e le condizioni ,anche temporali, entro cui Giorgio Napolitano accettava il nuovo mandato”, sottolineando che questo “non gli ha impedito e non gli impedisce di esercitare nella loro pienezza tutte le funzioni attribuitegli dalla Costituzione, tenendo conto anche della speciale circostanza della Presidenza italiana del semestre europeo”.

    Il continuo menzionare il semestre di presidenza italiano dell’Unione europea, fissa con una certa chiarezza l’orizzonte temporale, che per il presidente definisce la sua permanenza minima nelle funzioni del suo secondo mandato. Altra questione importante, sarebbe il modo di comunicare tal notizia, in quanto risulta chiaro che Napolitano non voglia scaricare sul Paese come un fulmine a ciel sereno le sue pur previste dimissioni. “Restano esclusiva responsabilità del Capo dello Stato – si legge nel comunicato – il bilancio di questa fase di straordinario prolungamento, e di conseguenza le decisioni che riterrà di dover prendere. E delle quali come sempre offrirà ampia motivazione alle istituzioni, all’opinione pubblica, ai cittadini”.

    Non mancano poi le dichiarazioni del presidente del consiglio Matteo Renzi a riguardo, il quale ha espresso la propria posizione riferendosi ai suoi: “Noi andiamo avanti con le riforme, con urgenza e determinazione sapendo che l’orizzonte del governo è quello dei mille giorni, del 2018”. Il presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini invece, vuole che si affronti questa questione, premettendo che, “Azzardare tempistiche sulla rielezione del presidente della Repubblica non è corretto. Ma è chiaro che è uno dei temi all’ordine del giorno”. Non manca da parte della presidente, la voglia di esprimere la volontà di dare una svolta al Paese, introducendo l’idea di un Capo dello Stato donna.  “Da tempo il Paese è pronto per avere un presidente della Repubblica donna.Il Paese è molto più avanti della politica. In Italia ci sono donne autorevoli, che hanno delle storie significative ed è giusto che possano essere considerate”.