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“Il Covid è giunto nella Corea del Nord attraverso i palloncini liberati in cielo da Seul”: l’ultima di Kim Jong-un

A leggere lo svolgimento dei fatti attraverso i media locali, sembra di vedere un film di fantascienza in bianco e nero, ambientato nella provincia americana degli anni ‘50.

Covid in Corea del Nord, la follia dei giornali locali: il virus trasmesso dal contatto con degli ‘oggetti alieni’

Una giovane recluta, così come un bimbo di 5 anni, venuti sfortunatamente a contatto con degli ‘oggetti alieni’, iniziano ad accusare una serie di sintomi che, a loro volta, i due poi passano a chiunque entri in contatto con loro.

Così si esprimono infatti i giornali locali della cittadina norcoreana di Ipho, al confine sudorientale, nel descrivere l’inizio di una sorta ‘pandemia’ che essere già arrivata fino alla capitale, Pyongyang.

Covid in Corea del Nord, Kim Jong-un ‘corregge il tiro’: è giunto nei palloncini liberati in cielo da Seul

Fin qui la fantascienza, la realtà denuncia invece l’avvento del Covid anche in Corea del Nord, e gli ‘oggetti alieni’ secondo Kim Jong-un altro non sarebbero  che palloncini ‘riempiti col virus’, inviati via cielo dalla vicina Corea del Sud!

Secondo il regime, a riprova di questa (assurda) tesi, il precedente di Seul, quando, attraverso i palloncini, diffuse migliaia di volantini di propaganda contro il ‘regno eremita’.

Covid in Corea del Nord, dopo aver resistito per ben 2 anni, Pyongyang non accetta l’arrivo della pandemia

In realtà questa, in ordine di tempo, è soltanto una delle bizzarre ipotesi individuate dai nordcoreani, per incolpare la Corea del Sud di aver ‘sparso’ il virus del Covid e le sue varianti.

Del resto, questo va detto, l’asfittica opera di contenimento adottata dal regime di Pyongyang, ha fatto sì che, rispetto  al resto del mondo, nella Corea del Nord il primo caso di Covid è stato registrato soltanto lo scorso maggio. E non ‘accettando’ l’idea che il virus sia infine riuscito ad eludere il cordone sanitario, Kim chiamò prima in causa la neve, e quindi gli uccelli migratori. Le poche notizia ufficiali, parlano di 4,7 milioni di casi di ‘febbre’, affermando che soltanto in minima parte la si deve però al Covid che, ad oggi, avrebbe mietuto’ soltanto’ 73 vittime.

Max