Il divo hollywoodiano Jeff Goldblum suona il jazz

    Jeff Goldblum adora la musica, a tal punto che, mentre chiaccera al telefono, suona il suo pianoforte, accennando a dei testi. Sì, perché a 66 anni, dopo una grande carriera come attore (Il grande freddo, Silverado, La mosca, la saga Jurassic Park, Independence Day, Grand Budapest Hotel, I guardiani della galassia, tanto per citare alcuni dei suoi titoli), Jeff Goldblum debutta nel mondo della musica con un suo album, inciso dal vivo con la sua orchestra, la Mildred Snitzer Orchestra, nei celebri studi della Capitol a Los Angeles. È un album straordinariamente elegante e insolitamente “privato”, registrato come se fossimo tutti stati invitati nel suo soggiorno, dove Jeff Goldblum ha deciso di suonare un po’ di musica per gli ospiti. Con una serie di classici che annovera tra gli altri Nostalgia in Times Squaredi Charles Mingus, My baby just cares for me di Nina Simone e Cantaloupe Island di Herbie Hancock, con molto swing e molta qualità. “Ho sempre amato la musica”, commenta Goldbum, “ma l’idea del disco è nata per caso: ero ospite in televisione del Graham Norton Show e assieme a me c’era anche Gregory Porter. Mi hanno chiesto se mi sarebbe piaciuto suonare qualcosa con lui e, ovviamente, ho detto di si. Abbiamo fatto Mona Lisa di Nat King Cole. C’era con lui un discografico della Decca che ha detto, ’beh, potrebbe essere una buona idea fare un album con Jeff’. E così è stato”. Un debutto nel campo musicale, ma a specifica domanda se Jeff Goldbum ha sempre amato la musica, lui risponde.”Ho studiato pianoforte da piccolo, musica classica ovviamente. Ma ero uno studente indisciplinato. Il mio insegnante allora mi diede Alley Cat di Bent Fabric e le cose cambiarono, iniziai ad appassionarmi a quegli accordi, muovevano qualcosa dentro di me. Quindi ho iniziato a suonare quando ero molto giovane, nella mia città, Pittsburgh e negli anni ho continuato a fare pratica e a fare concerti”.