Il Napoli vince e si gode la serenità del futuro

    Quattro reti all’Olimpico contro una Roma quasi del tutto assente, qualche sussulto auto generato (con l’ 1 a 1 dei giallorossi praticamente regalato a fine primo tempo) e una rinnovata serenità per il futuro all’orizzonte del Napoli, una linea di riferimento che, nel breve termine, ha le tinte biancorosse dei Gunners prossimi avversari in Europa League, ma che vedrà più oltre un futuro ricco di possibilità, da una posizione sempre più consolidata economicamente e nel panorama calcistico europeo. Le parole di Carlo Ancelotti alla vigilia, che con il suo solito tono pacato e strappa sorrisi ha detto che Allan non partirà e che Koulibaly non partirà, pena un suo incatenamento a Castel Volturno, hanno dato un rapido colpo di spugna ai mugugni e le fobie di chi pensa che il progetto abbia sempre qualche limite: di tempo, di denaro, di competitività. E a far bene i conti, i partenopei possono dormire sonni più che tranquilli: non c’è una vera necessità di vendere dei big, mentre nel contempo tante risorse possono giungere da giocatori in esubero o non perfettamente inquadrati nella visione ancelottiana dell’Azzurro.

    Napoli, futuro roseo: quanti soldi in arrivo dagli esuberi

    Si può tranquillamente partire dai marcatori del big match con la Roma all’Olimpico per fare un primo quadro della situazione: Milik e Mertens saranno punti fermi anche in futuro, con il primo sempre più in rampa di lancio, il secondo invece poco convinto dalle sirene cinesi rispetto alla prospettiva del golfo di Napoli e della pizza. Completano il tabellino Verdi, l’eterno pupillo molto sfortunato in questa annata e l’ex oggetto misterioso Younes. Il trequartista ex Bologna non ha vissuto una grande stagione, anche per via degli infortuni, ma nell’ultima gara ha rilanciato visibilmente la propria candidatura a restare: in caso di cessione, ad ogni modo, difficilmente De Laurentiis ricaverebbe pochi spicci. Il tedesco è invece una piacevole sorpresa degli ultimi tempi: tre tiri in serie A e due reti, un’ultima ruota del carro che potenzialmente è in grado di portare diversi quattrini in cassa. In rosa ci sono poi Diawara che non convince pienamente ma continua ad avere una valutazione alta, anche per la giovane età, c’è Rog dato recentemente in prestito al Siviglia e poi i controllati: uno su tutti Inglese, che quest’anno sta esplodendo definitivamente al Parma (insieme a Sepe) e può essere monetizzato con grande soddisfazione. Ecco perché il bisogno di vendere i big non c’è: con questa merce, e gli introiti della prossima Champions praticamente sicuri, il “ciuccio” è davvero “a cavallo”.