Il piccolo miracolo della linea jonica

    L’alluvione che il primo novembre si è abbattuta sulla Calabria, specie sul versante jonico, ha causato ingenti danni a questa porzione di territorio e messo in ginocchio molte famiglie rferrovie-alluvione-reggio-calabria-2imaste isolate e piccole aziende agricole, provocando anche due morti. Durante le pesanti piogge di quel weekend è stato spazzato via un tratto della linea ferroviaria jonica, ma in sostituzione dei treni soppressi era stato messo a disposizione dei viaggiatori un servizio di autobus sostitutivi, con un conseguente ritardo negli spostamenti, fino a venti minuti.

    Per ripristinare questo tratto di jonica le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana ed operatori di ditte esterne hanno lavorato 24 ore su 24 e sono riusciti a far tornare operativa l’intera tratta in soli otto giorni, con due giorni di anticipo rispetto alle stime effettuate dal ministro Delrio, giunto sul posto il giorno seguente per un stima dei danni. Ha espresso grande soddisfazione il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che ha elogiato l’ottimo lavoro svolto e si è detto molto soddisfatto del ripristino della linea ferroviaria in così breve tempo. Il primo cittadino ha inoltre aggiunto: “Negli ultimi otto giorni centinaia di persone hanno lavorato senza sosta e la riapertura della linea jonica in così breve tempo è simbolo del fatto che la Calabria si rialza, ma ora dobbiamo fare in modo che i servizi di trasporto sulla fascia jonica siano implementati e migliorati”. La circolazione ferroviaria su questo tratto di jonica è ripresa da ieri, 10 Novembre, ma altri interventi sono previsti nei prossimi giorni per la messa in sicurezza ed il consolidamento della sede ferroviaria, con opere di rinforzo e di protezione, messe in essere per garantire la solidità della struttura, non soltanto in questo tratto, ma lungo la linea ferroviaria che costeggia il territorio jonico.

    Lo stesso primo novembre fu trascinata via anche la Statale 106, che invece resta ancora chiusa, ma si segnalano anche interventi sulle strade provinciali 165 e 64 che erano state sommerse e distrutte dalla piena dell’alluvione.