IL POTENTE FONDO USA ’CERBERUS’ INSEGUE ALITALIA

    La gara pubblica sarebbe “troppo restrittiva”, e per questo il fondo americano Cerberus Capital Management, sarebbe disposta all’acquisto integrale di Alitalia, ma attraverso una una propria proposta che, alla luce di una “completa ristrutturazione” dell’aviolinea italiana, si attesterebbe ad un valore compreso fra i 100 e 400 milioni di euro. E’ quanto riporta oggi il ’Financial Times’ secondo cui Cerberus, rispetto alle varie ipotesi ’spezzatino’ giunte da diverse compagnie (dalla Lufthansa ad Easyjet), “potrebbe modificare la corsa per il controllo dell’aerolinea”. Il potente fondo americano (che gestisce asset per oltre 40 miliardi di dollari), non ha certo bisogno di dover dimostrare la propria affidbilità, basta guardare alla brillante ristrutturazione di Air Canada che, dopo il fallimento, ha acquisitato nel 2004 per poi rivenderla anni dopo con notevoli profitti. Un prestigio che ha consentito a Cerberus di acquisire la fiducia dei commissari designati dal governo a condurre le trattative, con i quali vi sarebero stati già diversi incontri ’preliminari’. Come anticipa inoltre il ’Financial Times’, il fondo d’investimenti Usa avrebbe accettato di mantenere una quota pubblica nell’azionariato di Alitalia, e una forma di “condivisione dei profitti”, tra le soluzioni sottoposte ai sindacati sarebbe sottoposta. L’idea è quella di trasformare economicamente Alitalia, rendendola “sostenibile, competitiva e indipendente, senza scegliere gli asset più pregiati, limitandosi ad acquisire aerei o rotte ma tenendo insieme il business come compagnia nazionale italiana”. Al momento vi sarebbero però delle perplessità da parte delle autorità, in quanto, uscire dalla procedura di vendita avviata, non è una paseggiata, anche in virtù della volontà – come più volte ribadito – di uscire completamente dal capitale dell’aviolinea una volta completato il processo. Oltretutto, tecnicamente parlando, in termini pratici quella di Cerberus è una ’ipotesi’ sulla quale ragionare, e non un’offerta. E come dichiarato da alcuni fonti al Financial Times, “Ci sono regole e vanno rispettate”, e dunque per essere presa in considerazione precluderebbe alla cancellazione dell’asta pubblica. Diversamente, allo stato dei fatti, per Cerberus l’alternativa potrebbe essere quella di affiancare uno tra i soggetti hanno già presentato un’offerta ufficiale.
    M.