IL SUD NELLA BUFERA: MENTRE ATTENDE ALTRE NEVICATE, LA PUGLIA CHIUDE LE SCUOLE. EMERGENZA IN SICILIA DOVE LA COLDIRETTI DENUNCIA MILIONI DI DANNI PER GLI AGRICOLTORI

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    Se nel resto del paese, per il momento, gelo e neve sembrano restituire ‘scampoli’ di quotidianità, nell’area del basso Adriatico la situazione è invece ancora emergenziale. In particolare nelle Puglie, dove oggi e domani le scuole di molte città rimarranno saranno chiuse a causa delle vere e proprie ‘tormente’ che hanno colpito la regione negli ultimi giorni. Le ordinanze sono state emesse anche perché molti docenti e studenti provengono da fuori città e la percorribilità delle strade non è sicura. Tanto è che sono ancora interrotti i collegamenti ferroviari delle Ferrovie appulo-lucane, la linea che dal capoluogo pugliese, penetra in provincia, da Toritto verso Altamura – Gravina – Matera. Saranno garantiti i servizi ferroviari da Bari a Toritto e viceversa. I collegamenti automobilistici nelle aree di Bari e di Matera non saranno effettuati a causa dell’attuale quadro meteorologico, delle criticità del manto stradale, nonché nel rispetto della disposizione della Prefettura sulla interruzione della viabilità delle strade interessate dal servizio Fal. Una situazione che continuerà praticamente a tenere isolati centri popolosi come Altamura, Gravina e Matera, visto che anche la strada statale 96 è sostanzialmente impraticabile specie nelle ore notturne, per il ghiaccio, gli accumuli di neve e la presenza di automobili lasciate sui lati della carreggiata dopo che gli automobilisti avevano constatato l’impossibilità di proseguire. Si sta lavorando ad aprire e a rendere praticabile una corsia sulla statale. Funziona l’aeroporto di Bari anche se la società che lo gestisce raccomanda di arrivare nello scalo in anticipo. Intanto anche per oggi sono attese nuove nevicate, con la fase di maltempo ancora caratterizzata da forte vento e da temperature molto basse che determineranno la formazione di ghiaccio specie nelle aree interessate dalle precipitazioni. E purtroppo salgono ad 8 le vittime della terribile ondata del gelo: Un uomo di 78 anni, custode della chiesa di Loreto a Petralia Soprana, nel cuore delle Madonie, è morto assiderato nelle vie innevate del paese, mentre portava del cibo caldo alla sorella. Ma oltre che di vite umane, il tributo che comporta questa eccezionale e drammatica ‘onda artica’, c’è un ulteriore emergenza ad affiancare il quotidiano di queste regioni: quello relativo all’agricoltura e agli allevamenti. Il bilancio regionale del maltempo secondo la Coldiretti Siciliana è gravissimo e si temono “milioni di euro di perdite per gli agricoltori”, con carciofi e altri ortaggi distrutti, aziende isolate, animali senza pascolo, muri di contenimento e arterie viarie interne devastati. In tutte le zone di montagna come Cammarata (Agrigento), spiegano dalla Coldiretti, “è difficile raggiungere le imprese zootecniche per via delle neve e non è possibile né alimentare gli animale né ritirare il latte”. Stesse problematiche sulle Madonie e sui Nebrodi, in particolare nella zona di Montalbano Elicona ma in generale in tutte le aree interne. Nel catanese molti ettari di ortaggi sono stati distrutti dal gelo così come nella fascia ionica del messinese. Nell’agrigentino, in tutta la fascia di Canicattì dove si produce uva da tavola, serre e tendoni abbattuti con danni enormi. Anche gli agrumi gelati mettono a rischio le aziende agricole della zona etnea con danni che potranno essere quantificati tra qualche giorno ma che già appaiono preoccupanti. Una situazione davvero emergenziale, soprattutto in un territorio di per sé già abbastanza funestato dalla disoccupazione.

    M.