INDAGÒ SU MPS E SUL ‘SUICIDIO’ DI DAVID ROSSI: BUSTA CON PROIETTILE E MINACCE DI MORTE AL PM

    Capitata fra le mani degli operatori del centro di smistamento della corrispondenza delle Poste di Sesto Fiorentino, quella busta indirizzata al pubblico ministero della Procura di Siena, Aldo Natalini, ha destato subito sospetti. Avvertite le forze dell’ordine il plico è stato aperto, ed è spuntato un proiettile inesploso ed un foglio recante minacce di morte. Sequestrato il tutto, la Procura fiorentina ha aperto un fascicolo. Ciò che rende ‘inquietante’ l’accaduto è che il pm Natalini è uno dei tre magistrati senesi che, nei mesi scorsi hanno indagato sulla vecchia gestione di Mps – nel corso della presidenza di Giuseppe Mussari – inoltre, il pm minacciato è anche uno dei due titolari della prima inchiesta sul ‘presunto suicidio’ di David Rossi, il capo ufficio stampa di Mps volato giù a dalla finestra del suo ufficio. Un episodio avvolto da un fitto mistero, del quale da diverso tempo si stanno occupando ‘Le Jene’ di Italia Uno. Il ‘volo’ di Rossi, avvenuto a Rocca Salimbeni la sera del 6 marzo 2013, è stato ripreso da alcune telecamere di sorveglianza. Vagliate le immagini della ‘caduta’ del corpo dell’uomo, diversi esperti hanno infatti espresso seri dubbi rispetto alla dinamica dell’impatto col suolo (Rossi toccò terra in modo ‘anomalo’ rispetto alla casistica di chi si suicida gettandosi nel vuoto). Oltretutto, alcune ferite ed escoriazioni scoperte sul suo corpo ‘lascerebbero’ pensare che l’uomo possa essere stato malmenato, o quanto meno ‘afferrato’ violentemente da qualcuno…
    M.