Home SPETTACOLI TV ‘Io al posto di Fazio? Vi sembro così stupido?’

‘Io al posto di Fazio? Vi sembro così stupido?’

“Io al posto di Fazio su Rai? Mi fanno così stupido?”. Un Fiorello in grande spolvero racconta all’amata-odiata ‘Repubblica’ i suoi prossimi movimenti che, stando a quanto già uscito nei giorni scorsi, guardano verso RaiPlay.
Anche se la momento è tutto prematuro, Fiore spiega intanto che “Sto mettendo su una squadra di autori. So solo che c’è questo canale, RaiPlay. Ho intenzione di intitolare il programma ‘Viva la Rai’, proprio come la vecchia canzone di Renato Zero, come ‘Viva Radio 2’ o ‘Viva Radio Deejay’. Mi sembra che sia un titolo che dia gioia e poi aggiungerei anche Play, con un punto esclamativo. Piccolino”. Quanto ai contenuti il conduttore è ben conscio della responsabilità, “anche con il rischio di sbagliare, a tentoni, di smuovere le acque. Rischiando. Grazie a Dio c’è ancora attenzione su di me. Ho voglia di cercare nuovi stimoli: il varietà con lo smoking, il papillon e la scrittona ‘Fiorello’ alle spalle l’ho già fatto”. Oggi, prosegue Fiorello provando ad analizzare un po’ la situazione, “credo che il male della Rai sia la politica, ho parlato con diversi dirigenti che mi dicevano di non poterne più ‘non possiamo iniziare un progetto che poi si ferma’. Come può funzionare se cambiano di continuo i vertici? Così un’azienda non può crescere e ti credo che restano gli stessi programmi. Se inizi a lavorare e non hai più gli stessi interlocutori che fai? Stavo per tornare a fare varietà, parlavo col direttore generale Mario Orfeo e con quello di Rai1 Angelo Teodoli. Poi è cambiato tutto. Ora si ricomincia. Credo che il male della Rai sia la politica, ho parlato con diversi dirigenti che mi dicevano di non poterne più ‘non possiamo iniziare un progetto che poi si ferma’. Come può funzionare se cambiano di continuo i vertici? Così un’azienda non può crescere e ti credo che restano gli stessi programmi. Se inizi a lavorare e non hai più gli stessi interlocutori che fai? Stavo per tornare a fare varietà, parlavo col direttore generale Mario Orfeo e con quello di Rai1 Angelo Teodoli. Poi è cambiato tutto. Ora si ricomincia”.
Onde evitare altri fastidiosi botta e risposta, ‘Repubblica’ prova a prenderla da lontano citando chi parla di contratti milionari, ma figurarsi se uno come Rosario ci casca: “Ma ancora non si è parlato di compensi! Prima si deve capire cosa potrò fare”.
M.