ISIS: IN SINAI RIVENDICA ATTACCHI SANGUINOSI

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    E’ di 72 soldati uccisi il bilancio degli scontri nel nord del Sinai dove alcuni gruppi filo-jihiadisti hanno attaccato cinque check point e sono seguiti scontri armati tra i militari e i terroristi. Lo riferiscono fonti mediche. Tra le vittime “anche 10 ufficiali dell’esercito, mentre i feriti sono 80”. I “terroristi uccisi sono almeno 39”, aggiungono invece fonti della sicurezza. Dura la reazione del Cairo: “Siamo in Stato di guerra”. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis. Secondo alcune fonti della sicurezza egiziana citate dall’Ap negli scontri nel nord del Sinai “sono morti almeno 50 soldati”. Questa mattina il portavoce dell’esercito aveva confermato “la morte di 10 militari”. Al momento è difficile tracciare un bilancio preciso delle vittime. “L’Egitto è in stato di guerra”. Lo ha affermato oggi il premier Ibrahim Mahlab precisando che in giornata la presidenza della Repubblica approverà alcune misure anti terrorismo. Mahlab ha poi osservato un minuto di silenzio in ricordo di Hisham Barakt, il procuratore generale assassinato lunedì in un attentato al Cairo e per i “martiri” uccisi oggi in Sinai. Il gruppo Wilayat Sinai (Provincia del Sinai), affiliato allo Stato Islamico, ha rivendicato gli attacchi coordinati di questa mattina contro oltre 15 siti militari egiziani nel nord del Sinai. Lo riferisce lo stesso gruppo su Twitter. Negli attacchi sono morte una trentina di persone, fra militari e jihadisti.