L’ARRESTO DEI MILLE OPPOSITORI CHE HANNO MANIFESTATO A MOSCA, E DEL LORO LEADER NAVALNY, SUSCITA LA CONDANNA DEGLI USA E DELLA UE: ‘UN AFFRONTO ALLA DEMOCRAZIA’

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    “L’arresto di dimostranti pacifici, osservatori dei diritti umani e giornalisti è unaffronto al cuore dei valori democratici”, il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Mark Toner ha affidato alle pagine di Facebook la sua condanna per l’arresto di “centinaia di dimostranti pacifici”, nel corso dellemanifestazioni contro la corruzione ieri in Russia, chiedendo inoltre “l’immediato rilascio di tutti i manifestanti pacifici”. Spiegando che si trattava di una “dimostrazione non autorizzata”, il sito Interfax ha riportato che sarebberooltre mille manifestanti arrestati. “Il popolo russo, come i popoli di tutto il mondo – ha scritto Toner –  ha il diritto a un governo che sostenga un mercato aperto delle idee, una gestione del potere aperta e responsabile, l’eguaglianza di fronte alla legge e la possibilità di esercitare i propri diritti senza paura di rappresaglie”. A preoccupare in particolare il Dipartimento di stato americano, l’arresto di Alexei Navalny, leader dell’opposizione. Dal canto suo, anche l’Unione europea ha chiesto alla Russia di “rilasciare senza ulteriori rinvii i dimostranti pacifici che sono stati arrestati”. Attraverso una nota ufficiale, l’Alto rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini, spiega come “Le operazioni della polizia nella Federazione russa per tentare di disperdere le dimostrazioni e che hanno portato al fermo di centinaia di cittadini, tra cui il leader dell’opposizione Alexey Navlany, hanno impedito l’esercizio della fondamentale libertà di espressione, associazione e assemblea pacifica, che sono diritti fondamentali previsti dalla Costituzione russa. Facciamo appello alle autorità russe perché rispettino pienamente gli impegni internazionali che si sono assunti, tra cui quelli del Consiglio d’Europa e dell’’Osce, e perché rilascino senza indugio i manifestanti pacifici che sono stati arrestati”.

    M.