LAVORO – NEL 2015 300MILA NUOVI CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO

    Costituzione-Art_-1.jpg (350×262)

    Dall’inizio dell’anno, rispetto al medesimo periodo del 2014,  è aumentato il lavoro full time rispetto al part time: i nuovi rapporti di lavoro a tempo pieno sono passati dai 2.037.229 dei primi otto mesi del 2014 a 2.272.113 nel 2015. A rivelarlo è l’Inps, annunciando che sono cresciuti anche i contratti a termine, mentre si riducono le assunzioni in apprendistato. L’incremento delle assunzioni a tempo indeterminato 2015 su 2014 risulta superiore alla media nazionale (+34,6%) in Friuli-Venezia Giulia (+84,5%), in Umbria (+61,6%), nelle Marche (+53,1%), in Piemonte (+52,7%), in Trentino-Alto-Adige (+50,5%), in Emilia-Romagna (+49,4%), in Liguria (+47,7%), in Veneto (+46,3%), in Basilicata (+40,9%), nel Lazio (+40,8%), in Lombardia (+39,3%), in Toscana (+36,4%) e in Sardegna (+36,2%). I risultati peggiori si registrano nelle regioni del Sud: Calabria (+17,3%), Puglia (+16,3%) e Sicilia (+11,0%). Le fasce di età che hanno beneficiato di questo dato sono: fino a 24 anni (+45,6% di contratti di lavoro stabili attivati rispetto allo stesso periodo del 2014) e fra i 25 e i 29 anni (+44%). I lavori che hanno registrato una maggiore crescita di assunzioni a tempo indeterminato risultano essere le attività: estrattiva; manifatturiere; fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento; quindi il settore del commercio: all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; trasporto e magazzinaggio; servizi di alloggio e di ristorazione. Rispetto al 2014, i lavori con retribuzioni inferiori a 1000 euro, sono diminuiti di un punto percentuale, mentre i lavori con retribuzioni fra 1.251 e 1500 euro, sono aumentati del 2%. In aumento dello 0,8% anche la fascia di retribuzione che va da 1501 a 1750 euro., mentre passano dal 12,6 al 13,3, le fasce che vanno dai 1751 a 2000 euro, per le fasce superiori gli aumenti oscillano tra +0,3% e +0,2%, mentre si registra una lieve diminuzione soltanto per le fasce da 3.001 euro in su.

    D.T.