Lavoro, per gli Statali assenteisti arriva il licenziamento

    Novità contrattuali per i dirigenti di stato: l’Aran ha creato una proposta che prevede il licenziamento per gli “assenteisti seriali”. Un nuovo Codice disciplinare dunque che apre la porta ad una sanzione massima per tutti coloro che collezionano “ingiustificate assenze collettive” in periodi in cui è necessaria la continuità del servizio, o per tutti quelli che siano recidivi di “comportamenti o molestie a carattere sessuale” o comunque di “particolare entità”.
    Giulia Bongiorno, neo ministro della Pubblica amministrazione, ha però chiarito di essere “già al lavoro per alcune correzioni della disciplina legislativa che riguarderanno la valorizzazione del merito anche attraverso un efficace sistema di valutazione delle performance”.

    Il licenziamento sarà previsto anche per i semplici dipendenti e sarò inoltre sottoposta a richiamo anche la ripetuta “tolleranza di irregolarità in servizio” da parte del personale. I dirigenti di Stato che invece si macchieranno di “alterchi negli ambienti di lavoro” o di “inosservanza degli obblighi previsti in materia di prevenzione degli infortuni o di sicurezza del lavoro, nonché del divieto di fumo” saranno sanzionati con una multa che va dai 200 ai 500 euro, che in caso di “recidiva nel biennio” può mutare in una sospensione dal servizio per sei mesi senza retribuzione.

    I giorni di ferie che avanzano potranno essere donate al dirigente che ne abbia bisogno per motivi personali, di salute o di assistenza ai figli e i giorni successivi alle terapie salvavita non saranno contanti per il periodo di comporto, dopo il quale scatta automaticamente l’interruzione dal lavoro: questo quanto previsto dalla bozza di contratto presentata dall’Aran ai sindacati.

    Un ampliamento dei diritti per i dirigenti dello Stato dunque che arriva dopo quello già concordato per i dipendenti semplici.