LAZIO: ASSOCIAZIONI ASILI NIDO, PREOCCUPATI PER APPROVAZIONE DELIBERA REGIONALE

    Le Associazioni Federsolidarieta’ Confcooperative Lazio, Legacoopsociali Lazio, Agcisolidarieta’ Lazio e Federlazio, esprimono la loro “forte preoccupazione di fronte alla approvazione della delibera di Giunta regionale che, nell’abrogare le modifiche apportate dalla legge regionale 12/2011 sugli asili nido, relative al rapporto operatore bambini 1 a 7, sancisce la reintroduzione del vecchio rapporto operatore bambini 1 a 6”. “Le Associazioni ritengono di non potere assolutamente accettare tale decisione della Regione Lazio – si legge in una nota congiunta – e di contestarne totalmente gli assunti poiche’ si tratta di decisioni unilaterali prese senza alcuna concertazione, contro le manifestazioni di dissenso gia’ espresse. Abrogare le modifiche alla legge 12/2011, tornando nel Lazio al precedente rapporto operatore bambini 1 a 6, avra’ una portata devastante per i nidi convenzionati, gia’ da tempo sottopagati e oramai giunti sull’orlo del collasso economico e finanziario”. “Il rapporto operatore bambini 1 a 7 e anche superiori e’ gia’ previsto per i nidi, sia pubblici che convenzionati, da legislazioni vigenti in molte altre Regioni italiane dove si registrano importanti tradizioni ed illuminate esperienze di gestione dei servizi nel settore dell’infanzia – prosegue la nota – Gli enti gestori di asili convenzionati hanno dato ampia dimostrazione di un forte senso di responsabilita’ poiche’, in un momento di generale Spending review, a fronte della sensibile decurtazione delle tariffe dei nidi di Roma Capitale, hanno potuto mantenere un servizio di alta’ qualita’ per le famiglie proprio in virtu’ delle economie di gestione introdotte dal piu’ favorevole rapporto 1 a 7”.  “Ci chiediamo ora dove verranno reperite le necessarie coperture economiche da parte della Regione, stante la situazione di forte disavanzo del bilancio regionale e la continua decurtazione dei fondi destinati al finanziamento delle Politiche sociali – prosegue la nota – Come sara’ possibile rispondere in tale situazione di deficit regionale ai crescenti bisogni delle famiglie ed abbattere le sempre piu’ lunghe liste d’attesa per i posti negli asili nido e nello stesso tempo garantire con tariffe economiche adeguate la qualita’ dei servizi e la stabilita’ di migliaia di posti di lavoro del settore dei nidi convenzionati?”. “Ci chiediamo per quanto tempo ancora – concludono – la rete degli asili nido convenzionati del Lazio sara’ in grado di fornire i servizi ai bambini e alle loro famiglie”.