Le scuse degli studenti ‘haters’ al Sindaco di Ladispoli. Cerveteri: i bulli fanno scempio di pane destinato ai bisognosi

    I primi, cosparso il capo di cenere, avevano presentato le loro scuse quasi immediatamente, gli altri lo faranno nei prossimi giorni.
    L’ultimatum lanciato dal sindaco Grando di Ladispoli, ha dunque sortito gli effetti sperati.
    La vicenda risale allo scorso 29 ottobre scorso quando, attraverso il suo profilo Facebook, il primo cittadino aveva annunciato la riapertura delle scuole all’indomani della terribile burrasca che aveva investito la costa laziale, e non solo. Una decisione evidentemente non condivisa da decine di studenti – per la maggioranza minori – che hanno pensato bene di ‘reagire’ a tale decisione intasando la bacheca di Grando con invettive (e, cosa ben più grave, di bestemmie), poi rimosse. Un gesto bruttissimo e violento, a seguito del quale il sindaco ha deciso di dare un segnale altrettanto forte: i responsabili dei post – avvisava un comunicato stampa – avevano tempo fino al 12 novembre per presentarsi in Comune accompagnati dai loro genitori, per presentare le loro scuse e rendersi disponibili ad ‘espiare’ le loro colpe attraverso lavori socialmente oppure, diversamente, Grando avrebbe provveduto a denunciarli presso la locale stazione dei carabinieri.
    Dunque il 12 novembre si concluderà questo increscioso episodio dando forse ai ragazzini anche l’opportunità di riflettere con maggior responsabilità circa un corretto uso dei social, oltre che ad educarli.
    E se a Ladispoli si spera in un futuro di ‘pace’, lo stesso non si può dire del vicino comune di Cerveteri dove, ancora una volta, giovani vandali hanno dato prova della loro inciviltà. E’ accaduto che nella notte di venerdì i bulletti hanno preso il pane e la pizza che umanamente il Forno ArteFarina lascia nelle ceste a disposizioni per i più bisognosi, per dare vita ad una sorta di ‘scherzosa guerra’ a colpi di pane. I lanci hanno raggiunto anche i balconi di diverse abitazioni ed imbrattato diverse auto. Poi, come ‘finalone’ hanno anche preso a calci e pugni alcune serrande dei negozi, creando schiamazzi insopportabili.
    Un episodio a dir poco odioso che merita di essere adeguatamente punito. Soprattuto perché vanifica il bellissimo esempio di civiltà ed altruismo mostrato dal fornaio cerrite il quale, suo malgrado, pur continuando a fornire la sua assistenza agli indigenti, ha annunciato che in seguito all’accaduto si vede costretto a non poter più lasciare le cesta all’esterno del sua attività commerciale nei giorni del fine settimana. A dispetto di qualche bimbo in difficoltà, ed ha vantaggio di una combriccola di imbecilli…
    Max