LONDRA – RESE NOTE LE GENERALITÀ DEI FERITI NELL’ATTENTATO DI IERI SUL PONTE WESTMINSTER, ANCHE DUE ITALIANE: UNA ROMANA E UNA BOLOGNESE. BLITZ IN DIVERSE CITTÀ: 7 ARRESTI

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    All’indomani del violento e scioccante attacco al Palazzo di Westminster rivendicato dall’Is, Londra prova a tornare a una parvenza di normalità, ma la morte di tre persone (più lo stesso attentatore), ed il ferimento di altre 40 c-alcune delle quali in gravi condizioni – pesa e si sente. Nello stilare il tragico bilancio di una giornata da incubo, al termine di un nuovo vertice sulle sicurezza – si temono nuovi attentati – il premier Theresa May ha reso noto le nazionalità dei feriti: sono 12 i britannici, 3 francesi, 2 romeni, 4 sudcoreani, 1 tedesco, 1 cinese, 1 irlandese, 2 greci e due donne di nazionalità italiana: una romana e una della provincia di Bologna. La prima è stata ricoverata in ospedale ed operata ma le sue condizioni non sono gravi: è stata investita dall’auto dell’attentatore sul ponte di Westminster e sbalzata di qualche metro, riportando lafrattura di due vertebre, una caviglia e una ferita alla testa. La donna di Pianoro, in provincia di Bologna, ancxh’essa travolta dall’auto, avrebbe riportato solo delleescoriazioni alle gambee ad un fianco, sarebbe già stata dimessa dall’ospedale. Tra le vittime al momento è sono state diffuse soltanto le generalità dell’agente: si chiamava Keith Palmer, ed era in forza al comando incaricato della protezione del Parlamento e del corpo diplomatico: ex militare e da 15 anni in polizia, non era armato al momento dell’attacco. Scotland Yard ha reso noto che l’agente era sposato e aveva dei figli. Sul fronte delle indagini invece gli investigatori sono convinti che si sia trattato di un’azione ‘individuale’: l’attentatore, cheavrebbe agito da solo, ma “ispirato dal terrorismo islamista”. Ad ogni modo nella notte gli uomini dell’antiterrorismo hanno effettuatoperquisizioni in sei diversi indirizzidi Birmingham, Londra e in altre parti del Paese, arrestando sette le persone arrestate. “Al momento non abbiamo informazioni specifiche su altre minacce al pubblico”, si è affrettato a dichiarare Mark Rowley, vice capo di Scotland Yard e capo dell’anti-terrorismo.

    M.