LUCIDA FOLLIA – DIETRO I BRUTALI ATTACCHI DEI TERRORISTI NON SI ESCLUDE L’USO DEL ’CAPTAGON’, UNA DROGA GIÀ IMPIEGATA PER ALTRE AZIONI JIHADISTE’

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    Le siringhe trovate nelle stanze d’albergo dell’Appart City Hotel di Alfortville, che ha ospitato il commando terrorista del Bataclan, e le testimonianze dei sopravvissuti (impressionati da un atteggiamento ’meccanico’, ’distaccato’ e ’disumano’), indicano ed alimentano il sospetto che dietro la brutale follia omicida degli jihadisti, vi fossero anche gli effetti di qualche tipo di droga. Gli inquirenti, che stanno analizzando il residuo contenuto dalle siringhe, presenti nella camera del ricercato Salah Abdeslam, non escludono al momento che possa essere stato utilizzato il ’Captagon’, un mix di anfetaminee caffeina.  Sintetizzato nel 1961, il cloridrato di fenetillina è stato più volte rinvenuto nel corso di perquisizioni nell’ambito del terrorismo fondamentale, al punto che è stata ribattezzata ’droga degli jihadisti’, in quanto sarebbe un forte stimolante, appartenente alla famiglia delle anfetamine, come la metanfetamina e l’ecstasy. Nel 1986 infatti, è stato inserito nella lista delle sostanze stupefacenti, sotto il controllo dell’Oms. Il Captagon è stato rintracciato nell’autopsia del cadavere del 24enne Seifeddine Rezgui, protagonista lo scorso giugno dell’attacco terroristico nella spiaggia di Sousse, in Tunisia, che provocò 38 morti.  Altre notevoli misure di Captagon sono stati isolati nei corpi di combattenti dell’Isis uccisi dai curdi a Kobane. “Come altre anfetamine, questa droga provoca una maggiore vigilanza, diminuisce la sensazione di stanchezza e porta a una alterazione della capacità di giudizio. Dà l’impressione a chi la consuma di essere onnipotente, di essere il re del mondo”, scrive nelle pagine della rivista ’Sciences et Avenir’ il neurobiologoJean-Pol Tassin. Un eccitante che annulla la paura ed il senso di responsabilità delle proprie azioni: “A livello molecolare il cloridrato di fenetillina, meglio noto come Captagon penetra nei neuroni a caccia dei neurotrasmettitori aiutando il rilascio di noradrenalina aumentando la vigilanza e riducendo la sensazione di stanchezza. Il rilascio di dopamina interviene invece rilasciando una sensazione di benessere”. Per suoi straordinari effetti fino al 1993, fu impiegato farmaceuticamente per combattere la narcolessia e l’iperattività, venne poi ritirato per i seri danni collaterali che rappresentava per il sistema cardiovascolare.

    Max