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Mare e cattivo gusto: no allo shopping in costume. A Sorrento il sindaco firma un’ordinanza per il decoro

Senza scadere nel ‘bacchettone style’, specialmente chi ha modo di frequentare il litorale romano, avrà senz’altro avuto modo di assistere a ‘truci’ esempi di cattivo gusto girando per negozi e market, incappando in persone a sbrigare le spese a torso nudo o, peggio, in signore in due pezzi, coperte da un impietoso ‘velo’ trasparente, aggirarsi fra gli scaffali come nulla fosse.

Mare e cattivo gusto: passino le dame dei matrimoni puntualmente tatuate, ma il perizoma al bar dello stabilimento no

Scene di maleducazione quotidiana, che in estate trasformano i nostri borghi marinari in una sorta di bolgia dantesca. Inutile poi stare a testimoniare a cosa si può assistere entrando nei bar degli stabilimenti balneari o, peggio, nei servizi igienici! L’imperativo sembra essere “chissenefrega”, e dovunque ci si giri a guardare, si finisce ad aver a che fare con ogni sorta di ‘elemento anatomico’ in rilievo, ‘per gentile concessione’.

Insomma, al pari di quelle fanciulle – anche belle – ‘deturpate’ da tatuaggi impossibili con i quali, in occasione di cerimonie e matrimoni (spose in primis), umiliano la creatività dello stilista di turno.

Mare e cattivo gusto: a Sorrento il primo cittadino ha deciso di ricorrere al riparo con una specifica ordinanza

Ci sono poi località estive a grande vocazione turistica che, per ovvi motivi e importanti ritorni economici, non possono certo permettersi questa macabra sfilata. Così, anche nella frequentata Sorrento, ennesimo gioiello incastonato tra le rocce di una Penisola mozzafiato, il primo cittadinoMassimo Coppola  – ha deciso di evitare sul nascere simili libertà estetiche, firmando una specifica ordinanza dove, per contrastare l’offesa al decoro pubblico, tra l’altro, si legge di “un malcostume e comportamenti che vengono avvertiti dalla generalità delle persone come contrari al decoro e alla decenza“.

Mare e cattivo gusto, il sindaco sorrentino: “… un elemento di disagio e di malessere per la popolazione residente e per i turisti ospiti”

Dunque, ‘avverte’ il sindaco sorrentino, “Abbiamo rilevato che il perdurare di una simile situazione, oltre che costituire un elemento di disagio e di malessere per la popolazione residente e per i turisti ospiti, potrebbe costituire un oggettivo parametro di valutazione negativa del livello qualitativo del buon vivere nel nostro Comune, con conseguente ripercussione sull’immagine e sull’offerta turistica“.

Mare e cattivo gusto, il sindaco sorrentino: ” La tutela e il miglioramento della vivibilità rappresentano un obiettivo strategico e prioritario”

Quindi, in tal contesto, specifica l’ordinanza, “La tutela e il miglioramento della vivibilità degli spazi pubblici rappresentano un obiettivo strategico e prioritario dell’amministrazione comunale, e il raggiungimento di tale fine non può prescindere da un’azione di prevenzione e di contrasto dei fenomeni più diffusi di comportamenti indecorosi, causa di scadimento della qualità della vita dei cittadini“.

Infine la parte senz’altro più interessante, quella dedicata alle sanzioni pecuniarie: si rischiano infatti multe che vanno dai 25 ai 500 euro. Mica male…

Max