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    Morte di Luis Sepúlveda: lo svarione di Tgcom24 che lo confonde con García Márquez

    Nel mondo del giornalismo esiste un tipo di articolo, commemorativo, sulla vita di un personaggio noto, e pubblicato appena giunta la notizia della sua morte. È il  coccodrillo, generalmente preparato in anticipo al fine di evitare svarioni dovuti dalla fretta di pubblicare.

    Eppure su TgCom24, il portale di informazione legato a Mediaset, alla pubblicazione della morte di Luis Sepùlveda è presente una gaffe. Nel titolo, poi corretto, avevano attribuito allo scrittore cileno Cent’anni di solitudine. Peccato, però, che a scrivere l’opera con protagonista il Colonnello Buendìa è stato Gabriel García Márquez.

    Uno svarione per il portale Mediaset che avrebbe addirittura “un’aggravante”. Chi segue Avanti un altro, o ha letto il libro di Paolo Bonolis Perché parlavo da solo, sa che il conduttore cita spesso l’incipit dell’opera di Márquez.

    “Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio.”

    Tale incipit fa commuovere Bonolis perché “dentro quelle righe c’è la sinossi perfetta della storia, fatta di rimandi e di rimbalzi tra il passato, il presente e il futuro”.

    E per il futuro dell’informazione Mediaset, che ha fatto una campagna sulla corretta informazione, servirebbe quantomeno un briciolo d’attenzione di più. Soprattutto quando si devono ricordare grandi personalità appena scomparse.