MOSCA – PUTIN TORNA A PARLARE DEL SUKOY ABBATTUTO DAI TURCHI: ‘FORSE PER COMPIACERE GLI USA. ORA PROVINO A VOLARE SULLA SIRIA…’

    Putin-640x360.png (640×360)

    “Qualcuno della leadership turca ha deciso di leccare gli americani in un certo posto, ma non so se il suo calcolo è stato corretto o no, se gli americani ne hanno davvero bisogno”. A Vladimir Putin proprio non va giù l’abbattimento del Sukhoi-24 russo da parte delle forze turche e, considerandolo “un atto ostile che ha messo tutti in una situazione difficile”, il tenace presidente russo, parlando al Paese nel corso del discorso di fine anno, è convinto che si tratti di un gesto compiuto per ‘compiacere’ qualcuno: “Forse, c’era un tacito accordo a un qualche livello. Qualcosa del tipo, ’noi abbattiamo l’aereo russo e voi non dite nulla se noi occupiamo parti dell’Iraq”. Dunque, per Putin, pur non potendolo dimostrare, la sua personale convinzione è che dietro l’abbattimento del suo areo vi siano ‘scambi di favore’ addirittura,  da parte dei turchi, forse untentativo di compiacere gli Usa. “Ci hanno pugnalato alle spalle – è tornato a ribadire il presidente russo – anche laddove eravamo disposti a cooperare con loro su questioni sensibili”, dopo l’abbattimento dell’aereo militare russo, ha aggiunto ancora, la Turchia si è rivolta alla Nato, “che Ankara ha usato come scudo”. Ma “la Russia non è un Paese che scappa”, ha ammonito il leader del Cremlino, che ha aumentato presenza aeree e difese anti aeree in Siria: “Se la Turchia violava lo spazio aereo siriano, non penso che lo faranno ora”, ha avvertito, tornando poi a denunciare il “traffico di petrolio su scala industriale nell’area in seguito al vuoto che si è creato dopo l’intervento americano”. Fatto è che, allo stato attuale, per la Russia con il governo di Ankara “non c’è alcuna prospettiva di cooperazione”, e mantenere buoni rapporti con la Turchia è “molto difficile”. Quindi Putin ha denunciato”l’islamizzazione” del Paese, di come “se Ataturk potesse vedere cosa accade al suo Paese, si rivolterebbe nella tomba”.

    M.