(Adnkronos) –
L’Ucraina è già, ‘de facto’, nella Nato. Ad affermarlo è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Le nostre armi sono le armi dell’Alleanza. I nostri valori sono ciò in cui crede l’Alleanza”, ha affermato Zelensky nel suo consueto discorso serale, a poche ore dal vertice di Vilnius.
Il presidente ucraino ha sottolineato l’importanza del summit in Lituania ha indicato che le autorità ucraine stanno lavorando per realizzare “l’algoritmo” che garantisca il loro ingresso nella Nato. “L’Ucraina è alla vigilia di Vilnius. Il vertice della Nato potrebbe essere esattamente ciò di cui il nostro Paese, l’intera Alleanza e la sicurezza globale hanno bisogno”, ha affermato. “Stiamo lavorando moltissimo in questi giorni! Più attivamente che mai e sebbene questo lavoro sia quasi al cento per cento dietro le quinte, non è meno importante di quello che viene fatto in pubblico”, ha proseguito. “Continuiamo a lavorare sulla formulazione, sulle parole specifiche che lo confermano, ma siamo già consapevoli del fatto che l’Ucraina farà parte dell’Alleanza e stiamo lavorando per definire l’algoritmo per raggiungere l’adesione nel modo più chiaro e rapido possibile”.
Zelensky ha riconosciuto che ci sono “posizioni diverse”, ma “è chiaro che l’Ucraina merita di stare nell’Alleanza. Non ora, che c’è la guerra, ma serve un gesto chiaro e ne abbiamo bisogno adesso”, ha detto. In questo senso, ha sottolineato “la maggioranza dell’Alleanza è chiaramente con noi”.
Zelensky sarà presente a Vilnius. Durante la sua permanenza nella capitale lituana sono previsti incontri bilaterali di vari livelli – con rappresentanti di Europa, Stati Uniti, Canada, Giappone. “Le priorità sono assolutamente ovvie: la difesa aerea per le nostre città, per tutte le comunità in tutto il paese. Stiamo lavorando per creare uno scudo aereo a tutti gli effetti. Naturalmente, parleremo di altri aspetti della protezione della vita e della nostra sicurezza comune”, ha sottolineato.
La data del vertice, “che è ormai impensabile senza l’Ucraina, corrisponde al 503° giorno di una guerra su vasta scala. Questo dice molto sulla nostra forza – la forza del popolo ucraino, che nelle condizioni di una tale guerra, dopo così tante battaglie e giorni ha la forza senza la quale la sicurezza dell’Europa semplicemente non può essere immaginata”.