Navigator via al bando per decidere sulle selezioni

    Reddito di cittadinanza, nel bando per i navigator attesi 60mila candidati: sono coloro che dovranno occuparsi delle selezioni: le persone che dovranno guidare i beneficiari della misura nell’inserimento al lavoro. Dunque attesa alta per i navigator e numeri importanti. Sono circa 60.000 i candidati attesi alla selezione per i navigator e dunque cioè le persone che dovranno guidare i beneficiari del reddito di cittadinanza nell’ambito del percorso volto a inserirli nel mercato del lavoro. Lo si evince dal bando per l’organizzazione della selezione che lo dichiara come un «Servizio relativo alla prova scritta per 60.000 candidati». La prova si basa sulla somministrazione di un test a risposta multipla composto da massimo 100 quesiti su 10 materie: tra queste la cultura generale, la logica, l’informatica, il diritto del lavoro e le regole del diritto di cittadinanza. Navigator in rampa di lancio, dunque.
    Il focus è quello di «predisposizione test, organizzazione, gestione e realizzazione della prova scritta per la selezione pubblica per il conferimento di incarichi di collaborazione a supporto dell’organizzazione e dell’avvio del Reddito di cittadinanza. Anpal servizi si «riserva – si apprende – la facoltà di non dar seguito alla procedura e/o di non procedere all’aggiudicazione, senza che da ciò possa scaturire alcun diritto al risarcimento dei danni a favore dei partecipanti». I 100 quesiti a risposta multipla (quattro risposte) saranno scissi in 10 materie: cultura generale; quesiti psicoattitudinali; logica; informatica; modelli e gli strumenti di intervento di politica del lavoro; reddito di cittadinanza; disciplina dei contratti di lavoro; sistema di istruzione e formazione; regolamentazione del mercato del lavoro; economia aziendale.
    Chi si aggiudicherà l’appalto «con i propri mezzi e la propria organizzazione, dovrà garantire la pianificazione generale e la realizzazione di tutte le fasi delle prove consistenti nella progettazione e nella predisposizione di una base dati di 1.500 test, in relazione alle materie oggetto dell’esame della prova selettiva, rispettando le percentuali stabilite».