E durato più di due ore lincontro tra il procuratore generale Nabil Ahmed Sadek e il procuratore della Reppublica di Roma Giuseppe Pignatone e il pm Sergio Colaiocco, in merito allautopsia sul corpo del ricercatore italiano Giulio Regeni. Secondo la Procura generale della repubblica araba di Egitto sul corpo del ricercatore sono state riscontrate fratture, abrasioni, ustioni e lividi. A provocare le lesioni sono stati i colpi inferti con corpi solidi e strumenti dalla superficie ruvida. A loro volta i magistrati romani hanno spiegato ai loro interlocutori l’esito dell’autopsia fatta a Roma dal consulente della Procura Vittorio Fineschi che ha messo in luce le lesioni attraverso esame radiologico e tac. Le autorità egiziane hanno assicurato la massima collaborazione con le nostre autorità senza tralasciare alcuna pista investigativa. Inoltre, entro Pasqua è previsto un ulteriore incontro tra le polizie egiziane e italiane. In attesa dellincontro, in Egitto continueranno a rimanere i gruppi investigativi dei Ros e Sco, che da più di un mese sono al lavoro al Cairo.
D.T.
