OPERAZIONE POKER 21 ARRESTI di Edoardo Pavino

    Sono stati ventuno gli arresti eseguiti ieri dai carabinieri del Ros nell’ambito dell’operazione Poker eseguita in provincia di Salerno. I capi d’accusa per esponenti del clan Serino e imprenditori dell’area dell’agro vesuviano sono associazione di tipo mafioso, estorsione, scambio elettorale politico-mafioso e altri delitti aggravati dalle finalità mafiose, nonché associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Nelle indagini, benché il generale Parente faccia sapere che non figurano politici indagati, emerge un dato di profondo contatto tra Antonio Franco, a cui era già stato contestato il 416 bis, e il consigliere candidato sindaco, capolista di ben tre liste riconducibili a Ncd, a Sarno Franco Annunziata. Dalle intercettazioni ambientali emerge che il clan Serino tramite Franco si era messo a disposizione per la campagna elettorale di Annunziata.Franco e Annunziata sono ripresi a parlare davanti al comune e il mafioso afferma:“Tu facci sape’… noi nel nostro piccolo siamo a disposizione. Tu devi dirci a noi”, mentre il politico risponde: “Va bene va bene fammi sape come si pongono gli altri e poi ragioniamo”. Le ipotesi dei carabinieri riguardano la ricerca di protezione politica del clan Serino nel gestire affari della Viscomatic srl, società di noleggio di video poker e piattaforme telematiche. Oltre agli arresti sono stati effettuati sequestri per 2 milioni di euro. Non è ancora chiaro se il candidato sindaco abbia acconsentito alla protezione del clan mafioso, ciò che è evidente è che il giudizio dell’opinione pubblica sarà e deve essere duro contro personaggi che fanno della politica un luogo di malaffare. Ciò che emerge, inoltre, è che la Camorra ha bisogno della politica e che la politica per conquistare voti pur non essendo più legata al territorio si serve di una così grande e dannosa organizzazione.