Papa Francesco: una chiesa che pensa solo a fare affari, “fa peccato di scandalo” – Ilaria Grimaldi

    Ancora oggi si può notare in molte chiese la lista dei prezzi per battesimo, benedizioni e le intenzioni di messa. “Questo è uno scandalo”

    PAPA FRA

    -lo ha detto il Papa, che nell’omelia a Santa Marta ha raccontato un episodio a cui ha assistito da giovane sacerdote: “Ero con un gruppo di universitari e voleva sposarsi una coppia di fidanzati: erano andati in una parrocchia ma volevano farlo con la messa. E lì, il segretario parrocchiale ha detto: ’No, no: non si può’. ’Ma perché non si può con la messa? Se il Concilio raccomanda di farlo sempre con la messa’. ’No, non si può, perché più di 20 minuti non si può’. ’Ma perché?’. ’Perché ci sono altri turni’. ’Ma, noi vogliamo la messa!’. ’Ma pagate due turni!’. E per sposarsi con la Messa hanno dovuto pagare due turni. Questo è peccato di scandalo”. “Le Chiese – ha scandito il Pontefice – non diventino mai case di affari, la redenzione di Gesù è sempre gratuita”. “Io penso – ha spiegato – allo scandalo che possiamo fare alla gente con il nostro atteggiamento, con le nostre abitudini non sacerdotali nel Tempio: lo scandalo del commercio, lo scandalo delle mondanità”. “Ci sono due cose che il popolo di Dio non può perdonare: un prete attaccato ai soldi e un prete che maltratta la gente.
    Non ce la fa a perdonare!”, ha sottolineato Francesco, che ha ricordato l’episodio evangelico di Cristo che scaccia i mercati dal Tempio. “Gesù – ha spiegato – non e’ arrabbiato, è l’ira di Dio, è lo zelo per la Casa di Dio perché non si possono servire due padroni: ’o rendi il culto a Dio vivente, o rendi il culto ai soldi, al denaro’. “Ma perché Gesù ce l’ha con i soldi, ce l’ha con il denaro?”, si ’è chiesto Bergoglio nella sua omelia. “Perché – ha risposto – la redenzione è gratuita; è la gratuità di Dio che viene a portarci la salvezza, la gratuità totale dell’amore di Dio. E quando la Chiesa o le chiese diventano affariste, si dice che non è tanto gratuita, la salvezza!”.