PARIGI – UN 25ENNE CON PRECEDENTI LEGATI ALL’ESTREMISMO ISLAMICO UCCIDE UNA COPPIA DI AGENTI DAVANTI AL LORO FIGLIOLETTO. UCCISO DALLE FORZE SPECIALI. L’IS RIVENDICA

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    “Allah Akbar”, un urlo che ormai – specie in Francia – è sinonimo di qualcosa di cui aver paura, ha immediatamente allertato i residenti di Magnaville, un zona residenziale poco fuori Parigi, intorno alle 20.30 di ieri. Quando sono giunti sul posto, i gendarmi, hanno trovato riverso sull’asfalto il corpo senza vita di un funzionario di polizia, Jean-Baptiste Salvint (42 anni, vice comandante della polizia giudiziaria a Les Mureaux) ucciso con ben 9 coltellate allo stomaco. Nel frattempo il terrorista si era barricato in casa dell’ufficiale, dove ha preso in ostaggio la moglie – anch’essa poliziotta – ed il figlio di 3 anni. Ne è seguita una intensa e febbrile trattativa, nel corso della quale il 25enne, Larossi Abballa (di Mantes-la-Jolie, a circa 60 km ad ovest di Parigi), ha ribadito la sua affiliazione all’Is. Dopo aver ucciso anche la donna con una coltellata alla gola, il terrorista ha addirittura postato su Fb le foto della sua ‘folle impresa’, e spiegando in un video: “Ora ho anche il bambino qui sul divano, e non co che farne”. Provvidenziale, intorno alla mezzanotte, il blitz delle forze di sicurezza, che hanno posto fine alla vicenda uccidendo il 25enne e salvando il piccolo, visibilmente sotto choc. La cosa che lascia esterefatti, è che Larossi Abballa aveva alle spalle precedenti (per i quali era stato in carcere sia nel 2011 che nel 2013), in quanto coinvolto in una filiera di terroristi diretti in Afghanistan e Pakistan. Come hanno poi evidenziato i giornali francesi, da qualche settimana il terrorista era stato ‘attenzionato’ dall’antiterrorismo per la sua vicinanza a un uomo che era partito per la Siria. “Si tratta incontestabilmente di un atto di terrorismo” ha commentato il presidente Francois Hollande, riferendo della coppia di poliziotti “che non faceva altro che il suo dovere, vigliaccamente uccisa da un terrorista. La Francia – ha quindi aggiunto il numero uno dell’Eliseo – si trova di fronte a una minaccia terroristica di grande importanza contro la quale abbiamo mobilitato mezzi molto importanti”.

    M.