Pistoia, 100 note per Peppino – di Lucia Catananti

    Peppino Impastato

    1,2,3,4,5…7 note per 100 passi.
    Libera Pistoia, Anpi provinciale e Cudir (Comitato per la difesa delle istituzioni repubblicane) hanno organizzato la manifestazione ’’100 note per Peppino’’, in ricordo di Peppino Impastato. Si è svolta il 9 maggio nel giardino di via Ippolito Desideri dalle 17 alle 19.30, nella zona di San Biagio. Il giardino a lui intitolato nel 2012, popolare per le denunce alla mafia in Sicilia da Radio Aut, che gli costarono la vita.
    La manifestazione è stata animata dalla partecipazione di giovani attraverso gruppi musicali, le cui musiche sono state alternate a discorsi e letture.
    Sono intervenuti, tra gli altri, Vero &The Alcatraz preachers’ club, Darmabans, Underground family orchestra, Giulio Cecchi alla chitarra, Arbusta Iuvant, Sex appeal e Stornelli scordati. Hanno partecipato, portando una testimonianza del loro impegno per la legalità, anche operatori e ragazzi delle comunità terapeutiche del Gruppo Incontro.
    Tra le parole e le tracce musicali c’è stata una merenda-aperitivo offerta con i prodotti di Libera Terra.
    Una manifestazione carica d’arte, con melodie e con poesie, perché ’’
    …non ci vuole niente a distruggere la bellezza, e allora invece della lotta politica, la coscienza di classe, tutte ’ste fesserie, bisognerebbe ricordare alla gente cos’è la bellezza, aiutarla a riconoscerla, a difenderla. La bellezza, è importante la bellezza, da quella scende giù tutto il resto.’’ 

    ’’Ci sono stati uomini che passo dopo passo hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno…’’
    Trentotto anni fa, il 9 maggio 1978 a Cinisi venne assassinato dalla mafia Giuseppe Impastato, conosciuto come Peppino. Aveva trent’anni, era un militante della sinistra, attivista politico e conduttore radiofonico. Sin da ragazzo si è battuto contro la mafia pur provenendo da una famiglia mafiosa. Fu ucciso la notte tra l’8 e il 9 e il corpo fu ritrovato sui binari della ferrovia tra Palermo e Trapani.
    La vicenda passò allora quasi inosservata perché, contemporaneamente, fu ritrovato a Roma in via Caetani, il corpo di Aldo Moro, assassinato dalle Brigate Rosse dopo cinquantacinque giorni di sequestro.

    Il mese di maggio ha più nomi da gridare. Il ricordo è già iniziato dalla festa del primo maggio a Roma in Piazza San Giovanni. Ospiti i Modena City Ramblers e Fabrizio Moro che hanno cantato, tra le altre, I Cento Passi Pensa. Il 9 maggio e poi ancora il magistrato Giovanni Falcone, ucciso il 23 maggio 1992 con la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta, in quella che comunemente viene chiamata strage di Capaci.
    ’’Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare e camminare insieme a cantare la storia di Peppino e degli amici siciliani…’’