POMEZIA, DIPENDENTI COMUNALI IN SCIOPERO IL 15 APRILE

    pomezia piazza indipendenzaDipendenti comunali di Pomezia ancora in protesta. Una mobilitazione è stata indetta dalle Organizzazioni sindacali e RSU e vedrà un presidio dei lavoratori davanti al Comune il giorno 15 aprile, dalle ore 11.00 alle ore 14.00, per rivendicare la certezza del posto di lavoro, chiedere la definizione del contratto integrativo dell’anno 2013, l’applicazione delle norme del Contratto Nazionale di lavoro relative alle procedure di concertazione e contrattazione, il rispetto degli accordi sottoscritti .

    “Davanti alla sordità dell’amministrazione comunale – ha dichiarato Giuseppe Cappucci, Segretario Generale CGIL Roma Sud-Pomezia-Castelli in una nota stampa – alle richieste di lavoratori e sindacati, al persistere della situazione di incertezza per i dipendenti a tempo determinato, alle giuste rivendicazioni dei dipendenti a tempo indeterminato del comune di Pomezia, condivido a pieno la strada dello sciopero generale”. “Dopo le numerose sollecitazioni da parte delle parti sociali ed il tentativo di conciliazione in Prefettura – si legge ancora nel comunicato – il 2 aprile si è svolto l’incontro con il sindaco Fucci per trovare la strada per la definizione del contratto integrativo dell’anno 2013, il pagamento della retribuzione accessoria alle lavoratrici ed ai lavoratori  ed interventi sulla situazione di precarietà di più di 100 dipendenti comunali.  Ma ancora una volta il sindaco non si è mostrato disponibile al confronto e non ha previsto azioni concrete, un’ulteriore passo indietro nelle relazioni sindacali, difficili se non impossibili con l’amministrazione pometina. A tutela dei lavoratori, ormai esasperati, metteremo in campo ogni azione necessaria, a partire dallo sciopero che pone l’attenzione sul problema del salario, dei contratti integrativi e della precarietà. Su questa e su altre questioni continueremo ad incalzare l’amministrazione, perché la concertazione e le relazioni fra Enti locali e parti sociali sono indispensabili per garantire democrazie e tutela di lavoratori e cittadini”.