POSITIVO SUI LEADER INTERNAZIONALI L’ESITO DELLE ELEZIONI AMERICANE. PUTIN: ‘ORA LAVORO CONGIUNTO’. RENZI: ‘CONGRATULAZIONI, L’AMICIZIA CON L’ITALIA RESTERÀ SOLIDA’

    140318-putin-4a_d3fe04d325fd593814d1483ce833f769.jpg (2500×1809)

    La clamorosa vittoria di Donald Trump, come è giusto che sia, viene accolta con cortesia e calore da alcuni dei principali leader internazionali. Il primo a congratularsi con il nuovo presidente Usa è stato proprio Vladimir Putin (‘cavallo di battaglia della campagna elettorale del candidato repubblicano), il quale, riferisce la Tass, si è augurato che i rapporti tra Russia e Stati Uniti possano uscire dalla crisi, grazie a un lavoro congiunto. Il leader russo si è detto inoltre certo che il dialogo tra Mosca e Washington, basato sul rispetto reciproco, possa rispondere agli interessi di entrambi i paesi. Sul fronte europeo invece, mentre il presidente francese Hollande mostra cautezza affermando di voler confrontare le idee di trumpo “apparentemente distanti da quelle francesi”, il presidente del Parlamento Europeo,Martin Schulz ha invece tenuto a sottolineare che “Le relazioni tra Ue e Usa sono una componente chiave della stabilità globale. L’Ue è impegnata a mantenere queste relazioni. Speriamo che la stessa cosa sia vera per il futuro presidente degli Usa”. Dall’Italia il premier Matteo Renzi ha affermato: “In queste ore il mondo saluta l’elezionedel nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump. A nome dell’Italia mi congratulo con il Presidente degli Stati Uniti d’America e gli auguro buon lavoro, convinto come sono, e come siamo, che l’amicizia italo-americana continuerà ad essere forte e solida. Credo – ha aggiunto il presidente del Consiglio – che questo siail punto di partenza per tutta la comunità internazionale, anche al netto delle differenze e diffidenze che una certa campagna elettorale ha comprensibilmente suscitato oltre Oceano e qua. Questo fatto politico insieme a tanti altri che quotidianamente accadono, dimostrano che siamo in una stagione nuova, anche del rapporto tra comunità, consenso e idea stessa di organizzazione statuale. C’è bisogno di riflettere su come il Paese riesce a creare una struttura che sia forte in modo strutturato – ha concluso Renzi –  a prescindere dalle singole maggioranze e dalle singole elezioni, al netto delle valutazioni politiche che gli elettori fanno di volta in volta”.

    M.