Prendi anche un solo migrante: Babis dice no a Conte

    La saturazione di una crisi diplomatica di stampo internazionale sembra sempre più evidente e corposa quando, sotto la lente ingombrante di un tema centrale come quello della migrazione, l’Italia sembra sempre più essere un paese solitario, se non abbandonato, quantomeno accerchiato da posizioni complesse e distanti. Una delle ultime manifestazioni di questa freddezza che è ormai carta scoperta sul tavolo da poker della gestione condivisa della migrazione europea rispetto a quelle che sono state fino ad ora le richieste italiane, è quella che riguarda Praga.
    Il premier italiano Conte, infatti, lo aveva già anticipato ancor prima di provarci. “Considererei un successo se Praga accettasse di accogliere anche un solo migrante”, aveva ammesso poche settimane fa in un’intervista il presidente del Consiglio proprio alla televisione ceca, chiarendo anche che, in ottica del meeting con il suo omologo della Repubblica Ceca Andrej Babiš, avrebbe avanzato la richiesta, forse anche un pò provocatoria, di accogliere anche un solo immigrato come gesto simbolico verso una responsabilità condivisa della gestione condivisa.
    E oggi a Palazzo Chigi, in occasione del vertice, a quanto emerge da fonti di governo, il premier italiano ha mantenuto la promessa chiedendo a Babiš di aprire le porte della Repubblica Ceca anche a un solo migrante. Quella di Conte, fanno sapere le stesse fonti di Palazzo Chigi, è ovviamente una provocazione che ha il sapore del simbolo, e oggi verrà solo evocata durante la colazione tra i due premier. La risposta di Babiš? Come anticipato, anche in questo caso è ampiamente quella attesa. Un “No grazie.” Un no che si sostanzia nel suo no all’approccio della condivisione.